Drug Market, gli indagati scelgono l’abbreviato. A febbraio la sentenza per i “commensali” dello spaccio

Saranno giudicati con l’abbreviato il 3 febbraio la maggior parte dei 17 indagati coinvolti nell’inchiesta antidroga “Drug Market” condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso che il 1 marzo di un anno fa ha portato all’esecuzione di 11 ordinanze di misura cautelare e altre denunce a piede libero. La richiesta di rito abbreviato da parte delle difese è stata accolta questa mattina in udienza preliminare dal gup di Campobasso Roberta D’Onofrio, che ha disposto il processo ordinario solo per un paio di soggetti che nell’ambito delle contestazioni della Procura avrebbero ruoli più marginali. Le richieste del pm a carico degli indagati potrebbero essere formulate la prossima settimana, nel corso dell’udienza programmata dal giudice per la requisitoria, mentre il 3 febbraio sarà il turno delle difese. Come si ricorderà, nell’operazione sono coinvolte due famiglie campobassane che secondo gli inquirenti si sarebbero unite per creare un sodalizio forte dedito allo spaccio di stupefacenti in città, in particolare di cocaina. I promotori si sarebbero avvalsi di numerosi soggetti “affiliati”, di parenti e amici, smerciando la droga con un sistema ben collaudato e una organizzazione di tipo verticistico. Caserta e San Severo erano i principali luogi di rifornimento. Stando alle carte dell’accusa, la droga veniva spacciata all’interno di appartamenti dove, ad ogni ora del giorno e della notte, decine e decine di acquirenti si recavano per acquistarla. Generalmente le dosi erano già preconfezionate e venivano preparate al momento solo in caso di richieste di quantitativi maggiori.

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