Dal 3 aprile i cittadini di Campobasso potranno recarsi in Comune e richiedere la carta d’identità elettronica, una tessera simile ad una patente che potrà sostituire in toto l’attuale documento cartaceo. Si tratta di uno strumento rapido di identificazione, frutto di un progetto del Ministero dell’Interno in accordo con Prefetture e Comuni, contenente una serie di informazioni – fra cui anche la propria impronta digitale – utili da una parte a offrire maggiori servizi, dall’altra a garantire più sicurezza. Campobasso è uno dei 199 comuni pilota d’Italia, ma – come ha spiegato il Prefetto Maria Guia Federico – “tutti i comuni dovranno man mano adeguarsi. C’è una richiesta sempre maggiore di sicurezza da parte del cittadino e questo sarà uno di quegli strumenti adatti a soddisfare questa esigenza. Inoltre la carta d’identità elettronica costituirà un documento di viaggio in quanto riconosciuta negli Stati Ue e non solo”. Il costo è di 22 euro e i cittadini potranno ottenerla pur mantenedo la carta d’identità classica. Insieme alla ‘tessera’ saranno rilasciati un codice Pin e un codice Puk. Fra le informazioni presenti anche la volontà di donare gli organi. “Con questo progetto ci sarà una centralizzazione del servizio, di modo che il Ministero avrà un diretto e rapido controllo su produzione, modifica e stampa dei documenti che saranno difficilmente duplicabili”, ha aggiunto il sindaco Antonio Battista.
mercoledì 10 Dicembre 2025 - 06:00:55 AM
News
- Telemedicina, il presidente SIT Gaddi in visita alla Casa di Comunità di Larino
- Un ponte tra cura e sapere, inaugurata sezione scolastica nella Pediatria del Cardarelli. FOTO
- Emergenza e soccorso, avviata la formazione dei 33 operatori per il NUE 112
- Inclusione socio-lavorativa, al via il Tavolo di Governance dei progetti S.O.L.E.I.L e MOLinclusive
- Cinghiali vicino la scuola, “abbiamo temuto per i nostri figli”: l’allarme dei genitori. VIDEO
- Auto prende fuoco durante la marcia: panico a bordo, salvo il conducente
- Grave infortunio per un ciclista in un bosco, soccorso grazie al ‘lavoro di squadra’
- Farmaci, Neuromed: la politerapia può accelerare l’invecchiamento biologico



