Il ‘business’ delle bancarelle, così il Comune batte cassa a Corpus Domini

Il consigliere comunale di Palazzo San Giorgio Antonio Molinari, presidente della commissione alle Attività Produttive, ha parlato di circa 100mila euro di incasso per il Comune quale provento degli ‘affitti’, versato dagli ambulanti, degli spazi relegati alle bancarelle di Corpus Domini, quest’anno consistenti in 292 posteggi. Ma di fatto quanto pagano gli ambulanti? E come avviene la procedura di prenotazione del posto? Parlando con gli addetti ai lavori del Municipio, abbiamo recepito una serie di informazioni che possiamo così riassumere. In base allo spazio che gli occorre, un ambulante versa alle casse comunali per essere presente dalle 15 di giovedì fino al termine della manifestazione una quota che va da un minimo di 178 euro ad un massimo che raggiunge quasi i 900 euro (è il caso dei camioncini, ad esempio i venditori di alimenti e bibite con tavolini annessi per gli utenti). Il prezzo è finito per coloro che sono appostati nell’area dell’ex Romagnoli, di competenza regionale, mentre nelle altre zone (via Trivisonno, via Gazzani, viale Elena, piazza Savoia) i proprietari delle bancarelle dovranno pagare in più il Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) al Comune, calcolato con gli stessi criteri, ossia in base al metraggio, e che oscilla fra i 20 e i 100 euro. Solo chi apre la bancarella dal sabato mattina in poi ha diritto ad una riduzione: in quel caso la quota scende al 70%, con un ulteriore abbassamento se il tutto slitta al pomeriggio. Generalmente il 70% degli operatori presenti sono storici. Infatti la maggior parte di loro si trova nel medesimo punto dell’anno precedente. Ad ogni partecipante, a fine manifestazione, viene consegnata già la domanda per l’anno successivo. Le richieste, comunque, sono ufficialmente aperta da gennaio e vanno presentate entro 60 giorni dall’inizio della manifestazione, che quest’anno è coinciso col 18 aprile. Raccolte tutte le istanze, viene stilata una graduatoria in base alle presenze nella precedenti manifestazioni e all’anzianità dell’iscrizione al Registro Imprese. Chiaro, dunque, che gli ambulanti con presenze zero al Corpus Domini campobassano finiscano in fondo alla classifica. Di conseguenza gli ultimi dovranno aspettare le verifiche dei tecnici comunali per sapere se via sia ancora spazio sufficiente per ospitarli. Non solo. Da questa mattina fino alle ore 11 di domani, venerdì, dovranno effettuare una serie di accertamenti sugli autorizzati, compresa la consegna dei pass. Ciò si può sintetizzare in due operazioni: quelle di miglioria, destinate a recepire richieste di cambiamento da parte degli ambulanti per esigenze particolari e, se possibile, applicarle, e quelle di spunta, che consistono nel verificare l’effettiva occupazione degli spazi prenotati, soprattutto nei casi in cui un ambulante abbia dimenticato di ritirare il pass. Gli spazi prenotati che sono oggetto, per così dire, di rinuncia automaticamente si mettono a disposizione degli ambulanti tagliati fuori, compresi quelli che hanno presentato domanda fuori termine o addirittura coloro che provano ad occupare il posto all’ultimo minuto. Una curiosità. Spostare il concerto di domenica sera da piazza Prefettura all’area dell’ex Romagnoli, una delle ipotesi venute fuori qualche settimana fa prima di convergere su piazza della Repubblica, era praticamente impensabile in quanto si sarebbe dovuta ridefinire la mappa degli ambulanti in tempi troppo brevi.

 

 

 

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