Niro a Belgrado: ‘Tutelare minoranze linguistiche e minori da abusi’

Il consigliere regionale Vincenzo Niro è intervenuto, in rappresentanza della delegazione italiana, al Meeting della Commissione Affari Correnti del Consiglio d’Europa, tenutosi a Belgrado. Due i principali temi discussi: la tutela delle minoranze linguistiche storiche in Europa e il contrasto e la prevenzione degli abusi sessuali nei confronti dei minori, tema quest’ultimo di notevole rilievo per l’intera area balcanica, che ha vissuto le tragiche vicende dello scontro etnico degli anni ’90. Particolare attenzione il consigliere Niro ha riservato anche alla tutela delle minoranze linguistiche storiche molisane, serbe e harbëreshë. “Mettere in campo azioni di difesa e valorizzazione linguistica a livello locale, prima ancora che centrale, significa – secondo Niro – integrare le politiche occupazionali giovanili con azioni tali da contribuire a ridurre la fuga di cervelli e di forza lavoro, aumentando al contempo la disponibilità dei giovani a restare nelle proprie aree di appartenenza”. Ruolo dunque economico, ma anche di forte coesione sociale, è quello riservato alle lingue minoritarie storiche, canale di comunicazione privilegiato tra fasce della popolazione di età diverse, e collante sociale tra giovani e anziani, questi ultimi veri depositari delle tradizioni linguistiche locali. In tema di protezione di minori, Niro ha rimarcato la valenza, quale efficace strumento di contrasto agli abusi sessuali nei confronti dei minori, della legge sui Minori stranieri non accompagnati, approvata in via definitiva lo scorso marzo dal parlamento italiano, che ha reso l’Italia il primo paese europeo a dotarsi di una legislazione specifica in materia. Di fondamentale importanza la formula di apertura della legge citata, che equipara i minori migranti ai minori italiani ed europei, in tema di tutele e diritti. In piena ottemperanza a quanto raccomandato dal Consiglio d’Europa, attraverso la campagna ONE in FIVE, mirante a sensibilizzare sul tema in questione le autorità locali e regionali. Quale esempio di best practices, il consigliere Niro ha indicato le due proposte di legge regionali su bullismo e cyberbullismo, ulteriori potenziali fonti di abusi sessuali nei confronti dei minori, da parte di altri minori. “Aspetto nuovo quanto allarmante”, ha sottolineato il consigliere, “derivante dall’utilizzo distorto dei nuovi mezzi di comunicazione, che richiede un’urgente ed efficace cooperazione a tutti i livelli”, e rispetto al quale si aprirà a breve un confronto nell’assise regionale. Infine il consigliere dichiara la sua assoluta convinzione della necessità di assicurare un approccio gender sensitive alle azioni messe in campo per contrastare gli abusi sessuali sui bambini. Sono tre gli aspetti, strettamente connessi tra loro, che il consigliere Niro ha evidenziato in sede di Commissione, quali fulcri di un sistema ampio ed attuale di lotta alla violenza di genere: la tutela dei minori, delle donne, delle bambine e donne migranti. Tutti aspetti rispetto ai quali la cooperazione e il coordinamento, a livello locale e internazionale, risultano quanto mai necessari.

 

 

 

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