Vertenza mobilità, scaricabarile fra enti. E ‘spunta’ una lettera di Mattarella

“Molte amministrazioni comunali del Molise sono intervenute a sostegno delle nostre giuste rivendicazioni e come Comitato intendiamo esprimere un ringraziamento particolare ai sindaci di Bojano, Salcito, Frosolone, Baranello, Ferrazzano, Campolieto, Matrice, Campodipietra, Sant’Angelo Limosano, Limosano, Toro, Larino, Oratino, Busso, San Giuliano di Puglia e Monacilioni”. Così i rappresentanti del Comitato Mobilità in Deroga, Mirella Mendola, Sergio Fiorucci, Carolina D’Antino, Stefano De Simone e Lucio Pilone, che oggi però criticano la carenza nella comunicazione fra istituzioni ed enti pubblici. “Il loro interessamento ufficiale con una nota inoltrata alla Prefettura ci fa sentire meno soli e ci incoraggia a proseguire la lotta nei confronti dell’INPS e della Regione Molise che con una scelta improvvisa, ingiusta e arbitraria ci ha negato il diritto a percepire 13 mensilità della mobilità in deroga 2015 e 2016. Insieme ai nostri legali continueremo a difendere le nostre ragioni in sede amministrativa e giudiziaria per affermare il diritto ad essere rispettati dalle istituzioni statali e regionali. Non è possibile che con una superficialità disarmante e una leggerezza sorprendente la Regione Molise ha cambiato le regole in corso d’opera e ci ha impedito di presentare la domanda di mobilità in deroga nonostante il diritto fissato dalla legge nazionale ad accedere alla prestazione. Siamo rimasti senza parole nel leggere la lettera inviata dalla Prefettura di Campobasso al Presidente del nostro Comitato, Carolina D’Antino. Come si fa a scrivere dopo un anno e più di lotte, assemblee, ricorsi legali, diffide, impugnative e manifestazioni a scrivere su una nota ufficiale che il nostro Presidente del Comitato non ha presentato le domande all’INPS? Ringraziamo nuovamente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per essere intervenuto in nostra difesa con la sua nota alla Direzione Generale Nazionale dell’INPS del 27 gennaio scorso e ci auguriamo che tra Ufficio Territoriale del Governo di Campobasso e Direzione Provinciale INPS prestino maggiore attenzione, in futuro, al nostro problema evitando di scrivere assurdità inaudite e gravi come quella riferita alla mancata presentazione delle domande da parte di Carolina D’Antino. Ma come si fa? Dove si vive? Mai si immaginavano i nostri disagi?Noi andremo avanti, non ci fermeremo e tutti questi atti non resteranno nei cassetti ma li porteremo a conoscenza di tutte le Autorità perché ciascuno risponde di quello che ha fatto”.

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