Estorsioni e richieste di ‘pizzo’ agli agricoltori: 4 arresti

Ore 9.45. I Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso con il coordinamento della Procura di Larino hanno sgominato una banda di quattro persone accusate di estorsione ed altri reati. L’Autorità Giudiziaria, su richiesta del pm Ludovico Vaccaro, ha emesso altrettante misure cautelari, eseguite dai militari nelle scorse ore. L’attività estorsiva e gli altri episodi contestati dovrebbero riguardare per lo più il basso Molise. I dettagli saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa presso la Compagna Carabinieri di Larino, alla presenza del comandante provinciale Marco Bianchi e del pm Vaccaro, che si terrà alle ore 11.

Ore 12. E’ stata denominata ‘Distractor’ l’operazione portata avanti dai Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso che ha portato all’arresto per estorsione e altri reati di quattro persone, tre della provincia campobassana e una di quella di Foggia. Almeno undici i casi accertati dagli inquirenti in Basso Molise, in cui i soggetti finiti in manette rubavano trattori e altri mezzi agricoli per poi chiederne il riscatto ai rispettivi proprietari attraverso somme di denaro. In un caso, invece, il gruppo avrebbe chiesto il pizzo ad un agricoltore, un ‘prezzo’ per ogni balla di fieno prodotta. Fra le vittime delle estorsioni ci sarebbero anche i proprietari di alcuni buoi partecipanti alla Carrese di un anno fa.

I dettagli. Alle prime luci dell’alba i militari del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, coadiuvati dai carabinieri delle Compagnie di Larino e San Severo, hanno dato esecuzione a 4 misure cautelari emesse dal GIP di Larino su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 4 soggetti di nazionalità italiana, di cui tre residenti nella provincia di Campobasso e uno nella provincia di Foggia, resisi responsabili dei reati di estorsione e tentata estorsione in concorso in relazione a furti di mezzi agricoli con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno” e furto aggravato in concorso di bestiame. L’attività di indagine, coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Larino Ludovico Vaccaro e dal Sostituto Procuratore Luca Venturi, è scaturita a seguito della recrudescenza del fenomeno dei furti nelle aziende agricole nella provincia di Campobasso, in particolar modo di trattori asportati nelle campagne di San Martino in Pensilis, Ururi, Larino, Rotello, Guglionesi e Palata. Le investigazioni hanno permesso di rivelare l’operatività di un gruppo di individui conoscitori della zona che unitamente a soggetti provenienti dalla confinante provincia di Foggia mettevano a segno i furti per poi avanzare richieste estorsive nei confronti delle vittime. Il modus operandi, infatti, prevedeva, a seguito di furti di trattori e macchine agricole, una successiva richiesta telefonica al fine di indurre le vittime a pagare una somma di denaro per riottenere i propri beni ( € 3.500,00 per la restituzione di un trattore agricolo-seminatrice Vetrulli ed una fresa verticale Feraboli, € 7.000,00 per la restituzione di un cingolato Caterpillar, € 7.000 per la restituzione di un trattore Massey Ferguson, € 5.000,00 per la restituzione di un trattore agricolo Lamborghini, € 7.000 per la restituzione di un trattore Lamborghini Mod. Victory, € 7.000,00 per la restituzione di un trattore New Holland, € 8.000,00 per la restituzione di un ulteriore trattore New Holland assieme ad un trattore FIAT 55 ed € 7.000,00 per la restituzione di un trattore FIAT 7066). Sono stati individuati a carico degli indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine a 11 episodi di estorsione e tentata estorsione con il metodo del  “cavallo di ritorno” e un episodio di imposizione di “pizzo” ad un imprenditore agricolo “per poter continuare ad operare tranquillamente” ovvero continuare a svolgere lavori agricoli in una determinata zona del territorio del Basso Molise; in particolare doveva pagare 1€ di “pizzo” per ogni balla di fieno realizzata. Sono stati raccolti altresì gravi indizi di colpevolezza in ordine al furto di bestiame utilizzato dall’associazione “Carro dei giovanissimi” di San Martino in Pensilis per correre la manifestazione denominata “carrese” molto sentita dalla popolazione locale.

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