Corruzione, la ‘ribellione’ parte dalla scuola: parola di Cantone e Caringella

Sala piena nell’auditorium del Liceo Classico ‘Mario Pagano’ di Campobasso per la presenza di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, e Francesco Caringella, giudice penale a Milano al tempo di “Mani pulite” e attuale presidente della quinta sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato, che hanno presentato il loro libro ‘La corruzione spuzza’. Un titolo ispirato da una frase pronunciata da Papa Francesco a Scampia, all’interno di un discorso in cui Bergoglio sottolineava come chi ha dentro la corruzione non è degno di essere cristiano. Punto di partenza della loro riflessione è l’analisi della corruzione del Terzo millennio che, come mostrano le inchieste su “Mafia Capitale” e sul Mose, è diversa dal passato, in quanto si è eretta a sistema pervasivo, tentacolare, spietato. Non più solo passaggi di denaro, ma giri vorticosi e smaterializzati di favori, piaceri, collusioni. Non più il classico accordo privato fra corruttore e corrotto, ma la creazione di un’organizzazione criminale attraverso cui politici, burocrati, imprenditori e mafiosi perseguono gli stessi obiettivi. Ma alla più accentuata pericolosità del fenomeno corruttivo non corrisponde, però, un’adeguata coscienza collettiva della necessità, etica e pratica, di reagire. Ecco perché uno dei luoghi da cui partire è proprio la scuola, in quanto – ha spiegato Cantone – “i ragazzi saranno coloro che pagheranno il prezzo più alto” e “l’aspetto educativo è essenziale”. Insomma le regole e il codice penale non bastano, serve la prevenzione legislativa, amministrativa e culturale, ma serve, soprattutto, la ribellione indignata di ognuno di noi. L’evento è stato patrocinato dalla Scuola Forense del Molise, dall’Ordine degli Avvocati di Campobasso, dall’associazione Elsa Campobasso, dall’Unimol e dal Liceo Mario Pagano. AL.AM.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Exit mobile version