Famiglie sul lastrico, cinque mesi senza stipendio per gli autisti Atm

Non c’è pace per i dipendenti Atm, che ancora una volta devono fare i conti con gli stipendi arretrati. Quattro mensilità (luglio, settembre, ottobre e la quattordicesima), che fra una settimana diventeranno cinque, senza percepire soldi fanno ricomparire i fantasmi dell’anno scorso, quando gli autisti si trovarono in una situazione simile. Il problema riguarderebbe i pagamenti non ancora effettuati dalla Regione all’azienda di trasporti, che in una lettera fa appello all’assessore Nagni e all’intera struttura pubblica affinché in tempi celeri si arrivi ad una soluzione. Il credito avanzato ammonterebbe a 3 milioni e 700mila euro, ma ciò che l’Atm chiede è quello di coprire quantomeno le spettanze di due mesi in favore dei lavoratori, che intanto si sono dati appuntamenti per domattina a Campobasso, in viale Elena, davanti la sede dell’assessorato ai Trasporti. Oggi il servizio rischiava di restare bloccato, ma grazie ad un accordo coi fornitori e un provvisorio finanziamento da parte della Regione per garantire le principali spese, fra cui quelle legate al carburante, il problema è stato rimandato al 10 dicembre. Oltre quella data, fa sapere l’azienda, non ci saranno più le condizioni per garantire il servizio se i pagamenti non vengono sbloccati. In una nota precedente la Regione avrebbe fatto sapere di adoperarsi per la completa copertura finanziaria entro fine anno, ma i tempi sono stretti e gli importi elevati, e i dipendenti temono di passare un altro Natale ‘in bianco’.

(in foto la protesta di un anno fa)

 

 

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