Sicura, piena di verde e aperta ai cittadini: presentata la nuova scuola ‘Scarano’

“In futuro sentiremo sempre più parlare di architettura scolastica piuttosto che di edilizia scolastica”. Sono le parole utilizzate dall’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Maio, a cui ha fatto eco l’architetto Dario Cagnucci di Foligno, a capo del pool di tecnici che ha redatto il progetto – per conto del Comune di Campobasso – vincitore del bando #scuole innovative del Miur, durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo San Giorgio. Il progetto riguarda il polo di via Crispi, dove sorgerà l’Istituto Comprensivo ‘Colozza’ e scuola primaria ‘Scarano’, grazie ai fondi per 3 milioni d 162mila euro ottenuti dal Ministero. In presenza anche del sindaco Battista, del governatore Frattura, della dirigente scolastica Angelica Tirone e di alcuni studenti, è stato scoperto il plastico della nuova scuola. Edificio composto da molte vetrate e realizzate in legno e materiali simili o alternativi nel rispetto delle nuove norme di sicurezza e antisismiche, stanze molto luminose, presenza di verde all’interno del perimetro della struttura scolastica, quasi a ricordare le cittadelle universitarie. Inoltre l’idea è quella di un edificio aperto alla cittadinanza e perfettamente integrato nel quartiere di riferimento. Oltre alla ‘Scarano’, nel 2018 dovrebbero essere realizzati altri due nuovi poli, al Cep e a Vazzieri, mentre entro fine anno l’amministrazione conta di pubblicare il bando per la ricostruzione della scuola di Mascione e la costruzione del nuovo ‘Galanti’ al posto dell’ex Liceo Scientifico di via Scardocchia. “A disposizione – ha ricordato il sindaco – ci sono 11 milioni di euro, fondi che avevano un’altra destinazione e che abbiamo deciso di dirottare sulla nostra prima priorità, quella della sicurezza scolastica, a cui aggiungeremo il provento della vendita degli edifici comunali non più utili alla città”. Toccherà all’Inail acquistare le aree oggetto degli interventi e realizzare le scuole, ha precisato Maio, mentre il Miur pagherà i canoni di locazione per 30 anni, con fondi messi a disposizione dalla legge sulla ‘Buona Scuola’ del governo Renzi. “La sicurezza dei contenitori è il primo elemento a cui deve aggiungersi quello dell’innovazione, anche didattica – ha affermato Frattura, – le risorse ci sono e questa non è una promessa, ma una realtà. Mi auguro che vengano aperti al più presto i cantieri, rispettando un cronoprogramma rigoroso. La certezza dei tempi è importante”.

 

 

 

 

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