Sversamenti a Capoiaccio, ‘disastro ambientale paragonabile a caso Ilva’

Presentato presso la Tipografia Palladino di Campobasso il libro-inchiesta del consigliere regionale Salvatore Ciocca sugli ex pozzi petroliferi di contrada Capoiaccio, a Cercemaggiore, dal titolo ‘Capoiaccio – Anno Zero’. Un testo incentrato su una serie di domande che l’autore si pone insieme alla popolazione locale. Cosa è stato sotterrato negli ex pozzi petroliferi di Capoiaccio? Perchè l’Arpa Molise rileva valori che definisce abnormi di radioattività gamma? Cosa trasportavano i camion che arrivavano di notte negli stabilimenti della Montedison? Domande che non danno risposte ma le pretendono visto che i pozzi sigillati con colate di calcestruzzo e il mancato confronto dell’azienda sulla questione lasciano molti interrogativi. Ricerche e documenti, riportati nel libro, cercano di ricostruire le motivazioni che hanno portato a quello che l’avvocato e docente Jean Paul De Jeo, presente all’evento, ha definito un disastro ambientale sconosciuto, paragonabile all’Ilva di Taranto. Secondo De Jeo, da una parte lo Stato deve avviare la bonifica, dall’altra i cittadini devono mobilitarsi. All’evento erano presenti oltre centro persone, a moderare gli interventi il giornalista Giovanni Mancinone.

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