Gli ruba il telefono e gli chiede 300 euro di riscatto, 20enne arrestato per estorsione

Ore 10.30. Ormai anche i campobassani si stanno abituando ad episodi nuovi alla cronaca della città, compresi quei piccoli crimini a cui sono abituate città più grandi e che mette in condizioni gli abitanti del capoluogo molisano ad alzare di gran lunga il loro grado di attenzione. L’ultimo di questi episodi si è verificato nella serata di ieri in piazza Vittorio Emanuele II, di fronte al Municipio, dove un giovane senegalese di 19 anni appena compiuti, figlio di genitori extracomunitari che da anni si sono stabilizzati a Campobasso, avrebbe abilmente rubato il cellulare ad un operaio di Vinchiaturo, senza farsi notare. Il ragazzo però non si è accontentato del piccolo furto anche perchè il vero obiettivo non era lo smartphone bensì incassare una cifra in contanti a titolo di riscatto come provento della sua azione. Il giovane avrebbe perciò avuto la sfacciataggine di contattare l’operaio e chiedergli 300 euro per avere indietro il telefono. La vittima del ricatto, probabilmente dopo una discussione, avrebbe accettato di incontrarsi con lui ma subito dopo ha contattato il 112. Il 19enne si è presentato all’appuntamento ma invece dell’operaio si è trovato di fronte i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Campobasso che invece dei soldi hanno tirato fuori un paio di manette. Il ragazzo è stato tratto in arresto con le accuse di furto e tentata estorsione ed è stato tradotto nel carcere di Campobasso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo. Si tratta sicuramente di un episodio inquietante vista la giovane età del protagonista della vicenda, incensurato, che ora dovrà pagare il conto con la Legge.

 

 

 

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