Maio a Leva: ‘Da lui non accetto lezioni private’

“I candidati di Liberi e Uguali si sono presentati alla stampa e al pubblico. Sarebbe stata l’occasione buona per esporre il proprio programma, e invece, anche stavolta, immancabilmente, il buon Danilo, insieme all’ex magnifico Rettore, hanno speso il loro tempo a screditare il centrosinistra”. Così il segretario della Federazione Pd Molise Centrale e assessore al Comune di Campobasso Pietro Maio ha risposto alle affermazioni di Danilo Leva contro il Partito Democratico durante la presentazione dei candidati al Parlamento. “Noi, mantenendo il nostro stile, preferiamo non immischiarci nella rissa, dunque approfittiamo di questa occasione per affermare e ribadire i nostri valori. Lo dobbiamo alla nostra gente, ai tanti cittadini stufi di assistere al solito teatrino dello scontro tra fazioni, a tutti gli uomini e alle donne di buona volontà che si aspettano dalla politica soluzioni concrete per guardare al futuro con ragionevole ottimismo. Essere di sinistra – e io lo so bene perché ho sempre militato dalla stessa parte e non ammetto che qualcuno mi dia ripetizioni private! – innanzitutto, vuol dire difendere la dignità del lavoro. Fare impresa, secondo noi, è una cosa seria, una responsabilità sociale. Chi crea lavoro – buon lavoro – va premiato e favorito, e possibilmente messo nelle condizioni di dare un contributo ancora maggiore alla collettività. No all’odio, sì alla condivisione del talento e delle capacità. Essere di sinistra vuol dire rifuggire dai conflitti d’interesse, così come hanno fatto altri Rettori interessati dalla campagna elettorale, per non confondere il ruolo istituzionale. Così come ha fatto Colavita. Essere di sinistra vuol dire mettere in campo politiche di sostegno agli studenti, a cominciare dalle borse di studio finanziate dalla Regione Molise in modo che ogni beneficiario sia pure titolare di borsa, eliminando gli ammissibili che non ricevono borse, e dai trasporti gratuiti. Questo, il centrosinistra, quello che governa, lo ha già fatto e vuole continuare a farlo, a maggior ragione oggi, con una regione risanata, dopo più di un decennio di politiche dissennate portate avanti dal centrodestra. Per le prossime elezioni politiche abbiamo scelto una squadra che funziona. Donne e uomini, 50%… E le donne in posizione eleggibili, non come riempitivo di rosa pallido. Persone che hanno maturato esperienze amministrative e che hanno dimostrato di saper fare. Espressione di tutto il territorio del Molise. E con competenza e umiltà, abituati a stare in mezzo alla gente…. insieme alla nostra gente, il popolo del centrosinistra. Ora dobbiamo convincere i molisani a proseguire sulla strada delle riforme. Lavorare per dimostrare che siamo la sinistra che costruisce. La sinistra che fa quello che dice. Al di là di questa prospettiva c’è soltanto la vecchia e la nuova destra. La nuova, quella che risolve la questione democratica con un clic, non riesce a trovare migliore candidatura di un dirigente pubblico espressione della vecchia politica, un ex supporter di Iorio, che nella casa del riformismo non ha trovato spazio, perché dalle nostre parti si premia l’efficienza piuttosto che la fedeltà al potente di turno. Chissà invece che ragionamento avrà fatto Antonio Federico insieme agli altri esponenti locali dei 5 stelle… Certo per essere una forza anti-sistema, ci si sarebbe aspettati ben altro. E poi, il caro vecchio centrodestra unito… sempre attorno a Iorio, che a sua volta è sempre soverchiato dai soliti problemi con la giustizia. La solita pervicace giustizia che non si arrende e lo perseguita. Ha ragione quindi Prodi! Votiamo per la coalizione del centrosinistra, che più di ogni altra mantiene alti i valori del lavoro, dell’onestà, della competenza e dell’impegno, propri della sua storia”.

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