Verso le elezioni, Zeoli: ‘Agricoltori traditi dalla politica, niente baratti o inciuci’

Il movimento agricolo molisano da tempo cerca di evidenziare le carenze, le problematiche delle aziende agricole, lo stato di abbandono, il dramma e il declino inesorabile del tessuto sociale ed economico del settore e dei settori collegati all’agricoltura. “Negli ultimi anni il MAM – spiega il segretario regionale Domenico Zeoli, – visto il disinteresse della politica, il menefreghismo piu’ spietato, il totale non ascolto della base , e mettiamoci pure gli sfotto’ di qualche politico, apostrofando gli agricoltori in difficolta’ come “sfigati” o non capaci, ha ben pensato di portare i propri rappresentanti nelle istituzioni, in questo caso, nel consiglio regionale. La delega conferita a politici e ad organizzazioni di categoria ha prodotto un danno enorme, non solo economico e sociale, ma soprattutto morale. “Un tradimento da chi paghi servizi e tessere e ti usa come numero” … un tradimento peggiore del figlio che colpisce il padre alle spalle. La partecipazione del MAM alla prossima campagna elettorale, fa emergere le stesse problematiche; si cerca il movimento per portare consensi, ma non si ascolta il grido di disagio, ma soprattutto si ignorano le serie proposte che giungono dalla base, dal nostro movimento. Lontani dalla realtà anni luce ,l’obiettivo è uno solo. Sedersi in consiglio regionale. Il resto si vedrà! Anzi la meta è raggiunta. Ma il conto presentato dall’ “oste” il 4 marzo non basta? E chi ne ha beneficiato (5 stelle e Lega ) pensa che si ripeterà in maniera automatica il 22 aprile ? Secondo gli agricoltori del movimento agricolo molisano non sara’ così, tante aziende agricole non hanno avuto ancora le spettanze per l’agricoltura integrata, biologica e indennità compensativa, promesse ad agosto 2017, sono stufi di vedere il ministro Martina ,finalmente dimissionario, parlare solo di PD e mai di seria agricoltura, e del nostro assessore Facciolla a fare proclami e annunci. Il MAM, forte e determinato, grazie al consenso della gente, non ammette nella maniera piu’ assoluta svendita o baratto, o peggio inciuci di qualsivoglia natura”.

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