Corteo di studenti contro le mafie, la delusione dei ragazzi: ‘Pochi cittadini con noi’

Non bisogna stare zitti ma bisogna combattere contro un cancro che divora l’intero Paese. E’ l’appello alle istituzioni e la dimostrazione del desiderio di un futuro alternativo da parte degli studenti di Campobasso che questa mattina hanno dato vita ad un corteo contro le mafie, organizzato dall’Uds, per le strade del capoluogo dietro le bandiere colorate dell’associazione Libera. Domani 21 marzo, infatti, ricorre la Giornata contro le mafie e molti ragazzi hanno deciso di metterci la faccia, avendo chiaro il concetto che non bisogna contare solo i morti ma combattere anche l’omertà e le disuguaglianze. “La mafia uccide il silenzio pure” è – non a caso – uno degli slogan della manifestazione. “La speranza – spiega Franco Novelli, presidente di Libera Molise – è che qualcosa migliori”. Eppure c’è un pò di delusione da parte degli studenti, che si aspettavano maggiore partecipazione da parte dei cittadini. In piazza c’è anche la Polizia di Stato a sostegno dei ragazzi. Il corteo è proseguito per le vie del centro storico, facendo tappa davanti l’appartamento che ospitò Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta, dove è stata data lettura delle 950 vittime delle mafie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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