Un decalogo sottoscritto da tutti e quattro i candidati governatori, a prescindere quindi da chi venga eletto al vertice della Regione. A proporlo l’Ance Molise, l’associazione nazionale dei costruttori edili, che ha incontrato gli aspiranti presidenti per sottoporre alla loro attenzione un documento con dieci priorità di governo. Innanzitutto il lavoro, con un settore, quello dell’edilizia, che più di altri ha risentito gli effetti della crisi, perdendo dal 2008 ad oggi ben 5mila operai su 8600. Poi la ricostruzione, relativamente ai ritardi nei pagamenti e alla necessità di anticipazioni alle imprese tramite la FinMolise. Un programma straordinario di interventi piccoli e medi, ossia un pacchetto di opere dal valore di massimo 2 milioni di euro l’una destinate alle principali criticità della regione, come dissesto idrogeologico e viabilità, da monitorare attraverso un Osservatorio degli appalti. Quarto punto: la riprogrammazione dei fondi dell’autostrada, quindi trasparenza nelle risorse ancora a disposizione della Regione e individuazione di interventi chiari da stabilire con le associazioni di categoria. Ancora: la centrale di committenza regionale, a cui possono fare riferimento gli enti locali, al fine di ottimizzare risorse e procedure. Pareggio di bilancio, occasione – rispetto al precedente Patto di stabilità – per recuperare risorse da destinare agli investimenti. Sette: pagamenti alle imprese, ossia garantire tempi certi, sburocratizzazione degli iter e risoluzione del problema di cassa. Smobilizzo crediti, quindi rendere liquidi in breve tempo i crediti maturati dalle imprese, ciò tramite una task force fra Ance, Regione e FinMolise. Gli ultimi due punti sono l’edilizia agevolata e il Piano Casa. Il primo riguarda l’individuazione di opportunità concrete per sostenere l’acquisto di case da parte della cittadinanza, coinvolgendo le banche. Il secondo consiste nel perseguire la normativa per rendere più conveniente la misura a favore delle famiglie. Al.Am.
