‘Vendi il bar o ti roviniamo’, in quattro assolti dal reato di estorsione. La difesa: ‘Nessuna costrizione’

Finiti sul banco degli imputati con l’accusa di essersi fatti cedere con la forza la titolarità di un bar a Santa Croce di Magliano, quattro persone residenti nel comune molisano – rispettivamente di 47, 40, 39 e 27 anni – sono state assolte dal reato di estorsione dal giudice Daniele Colucci del Tribunale di Larino. Secondo l’accusa, nel febbraio 2016 il gruppetto aveva minacciato una donna del posto, titolare di un bar, prospettandole di mandarla sul lastrico e lasciando intendere anche comportamenti violenti qualora non si fosse presentata dal notaio a firmare le carte. Il pm Meo aveva chiesto per tutti la condanna a quattro anni di reclusione. La difesa, curata dall’avvocato Carmine Verde, ha fatto rilevare in aula che non si verificò alcuna costrizione e che il passaggio di proprietà fu un modo per salvare la donna da una denuncia. Il legale ha ricostruito la vicenda con il supporto delle carte, evidenziando che la parte offesa, ex dipendente di una società di cui gli imputati erano partecipi, aveva ricevuto in gestione l’attività commerciale ma il gruppetto aveva scoperto tramite il sistema interno di videosorveglianza che la donna di notte si sarebbe resa protagonista di furti di cassa, soldi che poi avrebbe utilizzato per giocare alle slot machines. Da qui, ha spiegato ancora l’avvocato Verde, la richiesta di cessione dell’azienda e l’accordo di evitare la denuncia se lei avesse acconsentito.

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