Il Ministro Savona indagato a Campobasso per usura bancaria, le precisazioni della Procura

Ha fatto scalpore a livello nazionale la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Campobasso del Ministro agli Affari Europei Paolo Savona per il reato di usura bancaria relativamente a fatti che risalgono a quando era al vertice di Unicredit. Nell’inchiesta, condotta dal pm Rossana Venditti, sono indagate oltre a Savona altre 22 persone. Il procuratore capo Nicola D’Angelo in una nota ufficiale ha precisato quanto segue: “Il fascicolo è stato incardinato a seguito di un esposto presentato dai legali rappresentanti di una società a responsabilità limitata i quali lamentano  che, nell’ambito delle operazioni bancarie intervenute, in un arco temporale di oltre un decennio, sui c.c. intestati alla società – già in essere presso Rolo Banca 1473, poi confluita in Unicredit s.p.a. – sarebbero stati applicati interessi usurai; l’iscrizione nel registro delle notizie di reato di tutti i soggetti (direttori di filiali, presidenti dei consigli di amministrazione ed amministratori delegati degli istituti di credito interessati – succedutesi nel tempo rispetto al periodo oggetto di contestazione – ed individuati in numero 22 dalla polizia giudiziaria delegata per le indagini), astrattamente responsabili del reato denunciato, costituisce atto dovuto a garanzia degli indagati. Trattasi infatti di adempimento volto ad evitare che la condotta di taluno sia oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica per un periodo di tempo indeterminato e senza un controllo giurisdizionale sull’attività in corso così come invece imposto dal codice di rito; le indagini tuttora nella fase preliminare sono volte, come per legge, a verificare sia l’effettiva configurabilità del reato prospettato in denuncia sia, in caso affermativo, le posizioni e le condotte dei singoli soggetti astrattamente coinvolti”.

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