Profumi e Sapori del Molise, opportunità turistica da valorizzare

Con la bella stagione il piccolissimo borgo di Sant’Elena Sannita torna a popolarsi di vacanzieri. Fanno ritorno soprattutto le famiglie e i loro discendenti che negli anni lasciarono il paese in cerca di fortuna e che divennero prima arrotini e poi profumieri. Tradizioni e legami forti che resistono al trascorrere del tempo tanto che ormai Sant’Elena Sannita viene definito normalmente il “Borgo degli Arrotini e dei Profumieri”. Ma questa è l’estate in cui il Museo del Profumo, polo museale fiore all’occhiello di Sant’Elena Sannita, avrà un ruolo centrale per catalizzare l’attenzione sia dei buongustai così come gli amanti delle tradizioni, della cultura e anche della natura visto che qui è presente un orto botanico che comprende tra l’altro 32 piante autoctone la gran parte delle quali usate per la creazione di fragranze profumate. Il Museo del Profumo, quindi è e sarà un volano anche per l’economia e il turismo nel borgo, dove proprio di recente si è aperto un B&B, la prima struttura ricettiva mai qui sorta. Di questo e di altro si parlerà il 17 agosto, a partire dalle ore 17 presso la sala convegni del Museo santelenese in occasione della XV Edizione delle Giornate De Il Cammino del Profumo, promossa dalla Fondazione Il Cammino del Profumo in sinergia con l’Associazione Culturale Libero Pensiero e che vede il Patrocinio del Comune di Sant’Elena. Il titolo dell’evento è “Profumi e Sapori del Molise / Un’opportunità turistica da valorizzare”. Sono previsti gli interventi del Presidente della Regione Molise, Donato Toma; del vice presidente del Consiglio Regionale Gianluca Cefaratti; del consigliere regionale Andrea Di Lucente; gli esperti di cultura popolare, i demologi Claudio Papa e Mauro Gioielli; lo storico Franco Valente; il presidente della Fondazione Il Cammino del Profumo, Massimo De Tollis; il Presidente dell’Associazione Culturale Libero Pensiero, Domenico Mancini; il sindaco di Sant’Elena Sannita, Avvocato Giuseppe Terriaca. “Per il nostro borgo è un onore poter avere un polo museale e di studio botanico così importante – sottolinea il sindaco Terriaca. – Si tratta di una realtà in crescita che porta molto lustro non solo al Borgo santelenese, ma anche a tutto il Molise. Ma il progetto non è ancora completamente realizzato. Difatti bisogna ancora far partire la fase inerente la formazione delle persone e la produzione in loco delle essenze al fine di recuperare il settore agricolo abbandonato e contribuire, così la creazione di nuove opportunità lavorative”. Giustamente orgoglioso anche il presidente della Fondazione Il Cammino del Profumo; “Da quanto il Museo ha aperto i battenti, pochissimi anni fa ­- ha detto Massimo De Tollis – si è registrata un’attenzione costante verso il Museo e il suo orto botanico. Sono sempre più le persone che visitano le sale dove sono esposti oltre 1.700 profumi e anche gli appassionati di botanica vengono sempre più numerosi. C’è da evidenziare come, tuttavia,il progetto del polo museale non potrà dirsi concluso se non quando verrà realizzato il Centro Studi del Profumo, indispensabile per trasmettere la cultura del profumo nella sua intera filiera ossia partendo dalla coltivazione e poi compiere i vari passi per poter diventare, alla fine del percorso, un centro studi italiano d’eccellenza. Un progetto ambizioso, è vero; ma è un progetto fattibilissimo e che avrà immense ricadute non solo a livello locale, ma anche del Molise e ben oltre i confini regionali e, perché no?, nazionali. Un progetto, quindi, che ha oggi più che mai ancora necessità del fattivo supporto delle Istituzioni preposte”. E non vi è dubbio che si tratti di uno specifico appello anche al Ministro Gian Marco Centinaio, a capo del nuovo dicastero per le politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo: “Il Mipaaft ora si occupa sia di Turismo sia di Agricoltura – ha aggiunto il sindaco Terriaca, – questo vuol dire che avrà un doppio interesse nella crescita e nell’evoluzione del Museo del Profumo. Ecco perché inviterò il Ministro Centinaio a venire di persona nel nostro Borgo per vedere tutte le potenzialità che Sant’Elena Sannita offre con il suo territorio e il suo polo museale”.

Exit mobile version