Aperto il nuovo anno pastorale, De Luca: ‘Ciascuno è un disegno di Dio’

“La terapia di base per le nostre malattie: Gesù Cristo al centro – ciascuno è un Disegno di Dio”. È stato questo il tema della relazione del vescovo, Gianfranco De Luca, che ha aperto il nuovo anno pastorale della Diocesi di Termoli-Larino nel corso di una partecipata assemblea convocata nell’auditorium di Santa Maria degli Angeli a Termoli. Presenze dalle numerose parrocchie e realtà che compongono la comunità diocesana per vivere questo convenire solidale e il conseguente lavoro di discernimento in modo corretto e condiviso. Si tratta del primo dei tre momenti previsti per entrare nel vivo di un percorso territoriale che abbraccia il tema del nuovo anno pastorale “Il disegno del Padre è Cristo e noi in Lui” (Gaudete et Exsultate 21). L’icona scelta e presentata è quella di Giovanni Battista che indica Gesù, “modello di ogni discepolo missionario e della Chiesa che, con la propria vita e la propria testimonianza, indicano Gesù”. Riprendendo il lavoro svolto lo scorso anno (tema: “Non lasciamo sola la famiglia nell’educazione degli adolescenti”), il vescovo De Luca ha quindi sviluppato in tre punti la nuova relazione:
 diagnosi della vita ecclesiale: focalizzando alcune “malattie spirituali” che condizionano la vita delle comunità e ostacolano una ‘Chiesa in uscita’ e che evangelizza. Tra queste, per citarne alcune emerse nell’assemblea con i sacerdoti, ci sono la mancanza e la cura di relazioni solide e di comunione reciproca, iniziative pastorali frammentate e non organiche, indifferenza, perdita del senso della gratuità, critiche, parrocchia come azienda di servizi, metodi da superare e un rapporto con il territorio e tempo della preghiera da valorizzare. In un contributo don Paolo Asolan offre un quadro dettagliato delle “cause” di tali malattie.
 proposta di una terapia intensiva di base con due punti focali profondamente connessi tra loro ed espressi nel tema dell’anno pastorale: ripartire da Gesù Cristo al centro della vita cristiana e accogliere, accompagnare e aiutare a crescere ciascuno per quello che è: una Parola unica detta dal Padre. “Ciascuno di noi è ‘fatto come un prodigio’ e in quanto tale va riconosciuto, accolto e integrato nella vita della comunità”.
 individuazione di tre ambiti vitali della vita delle comunità: celebrazione eucaristica del Giorno del Signore, iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, le feste dei Santi (pietà popolare).
Il vescovo De Luca, in vista del prossimo Sinodo, ha inoltre rilanciato la necessaria attenzione ai giovani, ai loro sogni e alla capacità di saperli incoraggiare, sostenere e accogliere utilizzando tutti i registri educativi per far ritrovare e scoprire con gioia e stupore alle giovani generazioni l’unicità e la preziosità della loro esistenza proprio nell’amore di Dio. La relazione del vescovo è stata preceduta da una meditazione a cura del biblista, don Gianni Carozza, sulla figura di Giovanni Battista che ha evidenziato anche la funzione significativa dell’essere testimoni della propria fede e nel riconoscere in Gesù luce e parola eterna fatta carne. Il vicario generale, don Marcello Paradiso, ha infine ricordato il percorso che porterà ai prossimi appuntamenti presentando il sussidio con le domande e i contributi per i tavoli di lavoro in zona. Il 20 settembre sono in programma le Assemblee di zona o interparrocchiali. Per quella di Termoli, in vista della Visita pastorale, vale il calendario degli incontri con gli operatori pastorali inviato ai parroci. Il Convegno diocesano si concluderà giovedì 27 settembre, sempre alle 18.30 con la sintesi del lavoro e le piste tracciate per il nuovo anno pastorale.

Exit mobile version