Furto in canonica, appello di don Nico: ‘Il tetto della chiesa rischia di crollare, aiutatemi’

Dopo il furto perpetrato la scorsa settimana nella canonica della parrocchia del SS.Salvatore, a Cercepiccola, dove ignoti hanno rubato l’oro dei Santi e i soldi delle offerte dei fedeli, destinati alla riparazione del tetto della chiesa, a rischio cedimento, don Nico ha lanciato un appello alla popolazione per raccogliere un contributo eccezionale e compensare i fondi necessari ad un intervento non più rimandabile. E’ lo stesso parroco che, chiedendo aiuto alla comunità, in una lettera racconta l’amara scoperta di alcuni giorni fa. “Come ben sapete – le parole di don Nico – la sera di mercoledì 19 settembre persone ignote sono entrate nella casa canonica e dopo aver rubato i soldi delle messe che conservavo in un cassetto, armati di un piccone hanno danneggiato il muro e aperto la cassaforte della chiesa che conteneva contanti e alcune collane d’oro, nonché il crocifisso che adornava la statua di san Donato. Inoltre sono stati rubati i soldi del fondo cassa del comitato feste. Fortunatamente non sono stati presi gli antichi oggetti sacri. Penso che la somma rubata ammonti a circa 4000 euro senza tener conto degli oggetti in oro. Affidiamo alla misericordia del Signore i responsabili di questo ignobile gesto“. Il parroco, quindi, prosegue con l’appello alla comunità. “Forse qualcuno saprà che il tetto della casa canonica che comprende anche la sagrestia, l’ufficio parrocchiale e la cappellina dove celebriamo la Messa feriale, versa in cattive condizioni. Da un pò di tempo in diverse zone penetra acqua creando problemi di umidità. Ma ciò che mi preoccupa di più sono i diversi avvallamenti dello stesso tetto che a parere dei tecnici rischia di poter cedere con le nevicate future. Pertanto prima che arrivi l’inverno è assolutamente necessario mettere mano ai lavori“. Don Nico annuncia quindi una questua straordinaria per le case. “Non lo faccio con piacere, ma chiedo a tutti voi un aiuto economico per sopperire alle spese“.

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