Edilizia, in 15 anni imprese dimezzate e quasi 5mila lavoratori in meno

Via questa mattina, sabato 29 settembre, presso l’Hotel Rinascimento di Campobasso, all’XI Congresso della Fillea-CGIL Regionale Molise, Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno e dell’Edilizia. Il tema del dibattito su cui si confronteranno i congressisti durante i lavori della giornata sarà: “Fabbrica per Fabbrica, Cantiere per Cantiere”, titolo quanto mai emblematico dell’esigenza, oramai improrogabile, di rinsaldare sempre più strettamente il legame tra sindacato e lavoratori. L’evento si concluderà con l’elezione del Segretario Generale e della Segreteria, ma il valore storico di questo appuntamento, oltre che per il naturale rinnovo dei quadri dirigenziali, è nel fatto che esso segnerà la nascita di una nuova struttura interregionale Abruzzo-Molise. Lo scopo di tale processo riorganizzativo è di poter meglio rispondere alle esigenze del territorio. E’ stata proprio la Fillea CGIL, sotto la guida del segretario uscente Silvio Amicucci (unitamente allo SPI CGIL), ad essere protagonista di questo percorso sperimentale. Riducendo le spese di rappresentanza si garantiranno migliori presidi ed assistenze nei luoghi di lavoro. “Gli ultimi governi – commenta il sindacato, – al di la del loro “colore”, ammaliati dalle sirene del liberismo, non hanno saputo interpretare le reali esigenze del Paese, marginalizzando il sindacato. La Cgil, però, chiederà sempre più con forza la legge sulla rappresentanza e la rappresentatività. Ad esempio la Fillea, unitariamente Filca e Feneal (categorie edili di CISL e UIL), ha intrapreso con lo slogan “stesso lavoro stesso contratto” un iter che conduca alla riduzione del numero dei contratti sui cantieri applicando sempre quello di miglior favore contro il “dumping contrattuale”. Accanto alle difficoltà che attanagliano l’Italia vi sono quelle specifiche del Molise. Una regione anagraficamente sempre più vecchia e spopolata: i giovani, emigrano in cerca di fortuna. Dalla infrastrutture fatiscenti da manutenere, a quelle da costruire per rendere i nostri territori all’altezza dei tempi: scuole, ospedali, edifici pubblici, strade, ponti e viadotti, collegamenti ferroviari, dighe, depuratori, ciclabili, cura di un territorio fragilissimo da sempre sottoposto agli assestamenti idrogeologici (troppo spesso vittima dell’uomo o dei sui interventi sbagliati)”. Purtroppo, spiega il sindacato, i dati del comparto edile regionale non sono dei più confortanti. Il numero delle imprese attive negli ultimi 15 anni è sceso da circa 1500 ad 800, con una diminuzione degli addetti di circa 4.900 (da 8.600 a 3.700) e con una flessione della massa salariale da € 62.000.000,00 a € 27.000.000,00. Contemporaneamente il settore è diventato meno sicuro, con un numero delle malattie professionali, degli infortuni e delle morti bianche in allarmante crescita. “In questo quadro – continua la Fillea Cgil – anche l’attuale Governo si è cimentato con una propria normativa sul mercato del lavoro, promulgando il cosi detto decreto dignità. Ma al di là della fantasia nell’intitolare leggi e decreti, la normativa che regola il mercato del lavoro di questi ultimi venti anni non ha contribuito a generare nuova occupazione, ma ha preso il lavoro che c’era flessibilizzandolo e precarizzandolo. E’ ora che la “politica partitica” la smetta di invadere il ruolo del sindacato, tornando a concentrarsi sulle funzioni per le quali ha da tempo abdicato. E’ da questo contesto socio politico economico che prenderà le mosse, per le future battaglie, la nuova Camera del Lavoro di Campobasso, parte integrante della CGIL Abruzzo e Molise e di cui la FILLEA Molise fa orgogliosamente parte”.

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