Ordigno sotto un’auto, la malavita locale fa un ‘salto di qualità’

E la popolazione ora ha paura

Una minaccia scritta sul muro o su una porta di ingresso, uno sfregio, nei casi più estremi una bomba carta fatta esplodere davanti a un’abitazione o un’attività commerciale. A questo era abituata la popolazione molisana – se la parola abitudine è pertinente, dal momento che parliamo pur sempre di episodi saltuari – quando si aveva l’impressione che era in atto un’azione intimidatoria o ritorsiva nei confronti di specifiche persone. Vuoi per questioni personali, vuoi per interessi legati all’ambiente della malavita, fatti del genere destavano ormai più curiosità che preoccupazione, e soprattutto si aveva la percezione che nessun altro dovesse essere coinvolto e che dovesse farsi male. L’episodio avvenuto in via Pertini, a Termoli, poco prima delle 2 nella notte fra lunedì e martedì cambia lo scenario e gli “spettatori” molisani temono che la trama non sarà più così scontata. Qui non parliamo di camion dati alle fiamme e di locali e stabilimenti incendiati, episodi che peraltro hanno già allarmato i residenti sul continuo rischio delle infiltrazioni malavitose dalle regioni limitrofe. Qui parliamo probabilmente di esplosivo piazzato sotto un’auto, metodo tipico delle organizzazioni mafiose. Se non ci sono stati morti o feriti è stata una fortuna, perché qualora l’intenzione – anche in questo caso – sia stata solo quella dell’avvertimento (o della ritorsione), è anche vero che l’esplosione ha coinvolto ben quattro veicoli. E’ anche vero che uno dei veicoli coinvolti era alimentato a gas metano ed è rimasto solo danneggiato dall’incendio. E’ anche vero che i Vigili del Fuoco hanno ritrovato il cofano dell’auto esploso sul tetto del palazzo vicino, a tre piani. Una persona affacciata alla finestra per caso, un residente che passeggiava col cane lì vicino in quel momento, potevano restare vittime dell’episodio. Se il cofano è piombato su un tetto poteva tranquillamente precipitare da un’altra parte, magari sulla strada, dove poteva trovarsi ad esempio una persona a piedi – sveglia a quell’ora per motivi che non ci interessa neanche ipotizzare, – venendo travolta.

L’ordigno fatto esplodere, qual era l’obiettivo.
Chi era l’obiettivo degli ignoti? L’auto fatta esplodere è intestata ad un pregiudicato attualmente recluso nel carcere di Campobasso, probabilmente è utilizzata dalla compagna o dal figlio di quest’ultimo. A chi realmente fosse indirizzato questo presunto avvertimento non è ancora dato saperlo, ma ciò che appare evidente è che la posta in gioco sia molto alta. Muovendoci nel campo delle mere ipotesi e solo a titolo di esempio, sembra poco probabile che sia stata fatta saltare in aria un’auto per una semplice partita di droga. Per arrivare a compiere un gesto così eclatante per questa città, e in generale per questa regione, rischiando di mettere a repentaglio la vita anche di persone estranee ai motivi che si anniderebbero dietro questa azione, significa molto probabilmente che ci troviamo di fronte a soggetti spregiudicati, senza rimorsi per altre conseguenze impreviste. Secondo gli agenti del Commissariato di via Cina l’episodio sarebbe da collegarsi alla criminalità locale, è chiaro però che la Procura di Larino e le forze dell’ordine indagano a 360 gradi e sono preoccupate per possibili interferenze esterne o comunque per il rischio di una escalation di episodi simili. A Termoli sono presenti – e sono passati negli anni – collaboratori di giustizia e soggetti agli arresti domiciliari originari della Puglia, aspetto che gli stessi inquirenti non stanno sottovalutando. Nelle prossime ore il Nucleo Investigativo Antincendi dei Vigili del Fuoco del Comando di Campobasso avranno maggiori informazioni sull’esplosivo utilizzato. Al momento è solo confermato che la causa dell’esplosione e del conseguente incendio è dolosa. E i residenti della zona ora vivono nel terrore. Chi abita nei dintorni non si sente tranquillo. Così come altri termolesi che credono che via Pertini non sia l’unico punto della città in cui avere paura.

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