Ritorno a Scarth Street, quando i canadesi cambiarono il volto (e le strade) di Campobasso

Ricostruzioni storiche e racconti di guerra nel 75esimo anniversario della manifestazione

Testimonianze, racconti di guerra, ricostruzioni storiche e aneddoti che hanno mostrato l’aspetto più umano di gruppi di persone giunte a Campobasso per liberare la città dall’occupazione nazifascista. Il capoluogo di regione in questo weekend è tornato ad essere Canada Town per la 75esima volta, un evento che si rinnova per mantenere viva la memoria di quegli anni e scoprire curiosità che le nuove generazioni non conoscevano. Con la presenza dell’Ambasciata canadese attraverso il consigliere Christopher Burton e il supporto di Comune e Provincia di Campobasso, la manifestazione ha dato vita ad un lungo dibattito grazie ai preziosi contributi dati dagli esperti all’interno della Sala della Costituzione in via Milano. In mattinata la presentazione davanti ad una platea di ragazzi del lavoro di storytelling ‘Canada Town’ a cura di Roberto Colella, giornalista e cultore di storia contemporanea all’Unimol. Nel pomeriggio lo stesso Coella è intervenuto insieme a Giovanni Cerchia e Fabrizio Nocera, rispettivamente docente e ricercatore Unimol. Questa mattina invece una escursione guidata fra quelle strade della città che i canadesi avevano ribattezzato con nomi inglesi. Piazza Municipio era diventata Hyde Park, Piccadilly Circus fu  il nome attribuito a Villa Flora, Piazza Prefettura venne denominata Scarth Street mentre Trafalgar Square era l’attuale Corso Vittorio Emanuele. Il Circolo Sannitico era diventato Off’s Club e il Beaver Club degli ufficiali era il Palazzo della ex Gil dove i militari avevano il loro barbiere e vi trascorrevano anche ore di svago. L’unica indicazione oggi ancora visibile è quella di Scarth Street, di fronte al Teatro Savoia. La realizzazione della manifestazione è stata possibile grazie al Rotary Club di Campobasso, al Rotaract, ai Borghi della Lettura, all’associazione Centro Storico e il C.N.I.S. (Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati e la ricerca sulle situazioni di Handicap). L’evento è stato finalizzato alla raccolta di fondi da destinare alla realizzazione del parco giochi, per bambini diversamente abili e non, in Villa de Capoa. Al.Am.

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