Tunnel, il Consiglio ‘prende tempo’: Regione verifichi correttezza procedure

Evitare contenziosi

Si è riunito oggi, presieduto dal Presidente Salvatore Micone, il Consiglio regionale del Molise. In apertura della seduta il Presidente della III Commissione Consiliare, Armandino D’Egidio, ha reso una relazione all’Aula sull’indagine conoscitiva compiuta dalla sua Commissione sui vari step procedimentali che hanno riguardato il progetto del tunnel di Termoli. La III Commissione era stata impegnata in tal senso dal Consiglio regionale che, nella seduta del 17 ottobre, aveva approvato un ordine del giorno sul progetto di tunnel di raccordo stradale della città Adriatica. Il Presidente D’Egidio ha ricordato come la Commissione ha tenuto sul tema due sedute, ascoltando nella prima i vertici tecnici della Regione che si sono interessati per competenza all’opera. La Commissione – ha puntualizzato D’Egidio – ha inteso “ottenere chiarimenti circa la correttezza del procedimento di approvazione del progetto con particolare riguardo all’effetto di variante al PRG nonché circa il memento conclusivo del relativo iter”. Alla luce delle perplessità emerse nelle audizioni la stessa Commissione – ha aggiunto – “ritiene opportuno che le strutture regionali competenti vegano invitate ad interloquire con urgenza con il Comune di Termoli al fine di ottenere che il procedimento di opera pubblica in variante venga rinnovato nella sua fase finale, in maniera da prevenire inutili e dannosi contenziosi”. Nella relazione poi si dà atto della segnalazione avuta circa l’imminenza della scadenza fissata dalle vigenti disposizioni per la concessione del finanziamento da parte della Regione al progetto approvato dal Comune di Termoli. Quest’ultimo, secondo la struttura regionale competente a riguardo, “non ha ancora fornito compiuta documentazione”. Il consigliere Nico Romagnuolo, a valle della relazione, ha chiesto ed ottenuto dall’Aula l’iscrizione e l’immediata discussione di una mozione, a firma sua e dei colleghi D’Egidio, Tedeschi, De Chirico e Fontana, tutti componenti della III Commissione, ai quali poi si è aggiunto anche il consigliere Nola, avente ad oggetto: “Variante al PRG del Comune di Termoli propedeutica alla realizzazione di un tunnel di raccordo stradale tra il porto e il lungomare nord con parcheggio multipiano interrato al di sotto di piazza Sant’Antonio e recupero funzionale dell’adiacente parcheggio multipiano area denominata Pozzo Dolce”. Lo stesso Romagnuolo ha illustrato la mozione all’Assemblea; sono seguiti gli interventi, per esprimere le singole posizioni, dei consiglieri Facciolla, De Chirico, Fanelli, Nola, Fontana, Greco e del presidente della Giunta Toma. L’atto di indirizzo è stato approvato a larga maggioranza con i voti contrari dei consiglieri Facciolla e Fanelli. La mozione, facendo sintesi delle posizioni espresse nella seduta monotematica del 17 ottobre, del lavoro svolto dalla III Commissione e del dibattito del Consiglio, circa il progetto della costruzione del tunnel di raccordo stradale tra il porto e il lungomare nord di Termoli, impegna “il Presidente della Giunta regionale a trasmettere con estrema urgenza alle strutture regionali competenti la presente mozione e la relazione resa dalla III Commissione per consentire alle stesse di interloquire immediatamente con il Comune di Termoli così da ottenere che il procedimento venga verificato nella sua correttezza, in maniera tale da prevenire eventuali contenziosi e perché verifichino altresì se lo stato degli atti consenta la concessione del contributo finanziario per la realizzazione dell’opera”. Il Consiglio ha quindi approvato a maggioranza, con i voti contrari dei consiglieri Greco, Fontana, Nola, Primiani, De Chirico, Manzo, Facciolla e Fanelli, la proposta avanzata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio di interpretazione autentica del 1° comma dell’art. 16 del Regolamento interno dell’Assemblea regionale. Dopo l’introduzione dell’argomento fatto dal presidente della I Commissione Andrea Di Lucente, sono intervenuti per esprimere apprezzamento o contrarietà all’interpretazione autentica, con le argomentazioni del caso, i consiglieri Fanelli, Greco, Micone, Facciolla e il presidente della Giunta Toma. Nello specifico con la deliberazione consiliare approvata il Consiglio interpreta il 1° comma dell’art. 16, relativo alla costituzione dei gruppi consiliari, “nel senso che tutti i componenti del Consiglio regionale, non esclusi l’eletto presidente della Giunta regionale ed il consigliere proclamato tale in quanto candidato alla carica di presidente della Giunta primo dei non eletti, si intendono appartenere ai gruppi politici consiliari corrispondenti ai contrassegni con i quali si sono candidati e sono stati eletti”. L’Assemblea legislativa regionale, infine, ha approvato all’unanimità una mozione, a firma dei consiglieri Manzo, Nola, Primiano, De Chirico, Greco e Fontana avente ad oggetto “Registro tumori – Regolamento recante norme per il trattamento dei dati personali”. Ha illustrato la proposta la prima firmataria consigliere Patrizia Manzo, sono intervenuti nel dibattito per esprimere piena adesione all’iniziativa i consiglieri Tedeschi, Aida Romagnuolo, Matteo, Nola, Greco, Facciolla e il presidente della Regione Toma. In particolare la mozione parte dal ricordare come la legge regionale n. 14 del 6 ottobre 2017 che istituisce i registri di patologie di rilevante interesse sanitario e di particolare complessità, ponendo le basi normative per la redazione di un Regolamento del Registro Tumori che potesse superare l’ostacolo legato al trattamento dei dati personali e al trasferimento delle informazioni contenute nelle schede di mortalità al fine di rendere operativo il Registro e procedere per l’accreditamento presso l’Associazione Nazionale dei Registri Tumori. Lo stesso testo dell’atto di indirizzo rileva come l’art. 15 della legge regionale n. 1 del 24 gennaio 2018 stabilisca che la Regione debba emanare un regolamento in conformità al parere espresso dal Garante per la protezione dei dati personali per consentire la piena operatività del Registro tumori. Di qui l’impegno al Presidente della Giunta contenuto nella mozione “ad emanare un regolamento sul trattamento dei dati personali in conformità allo schema tipo di regolamento predisposto dalla Conferenza delle Regione e delle Province Autonome”

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