Grande Guerra, “fallimento di un’Europa divisa”. Cerimonie in Molise, corone d’alloro ai Caduti. FOTO

La Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

Cerimonie anche in Molise e sotto la pioggia per celebrare la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale in ricordo della fine della Grande Guerra per l’Italia con l’entrata in vigore dell’armistizio firmato cento anni fa (3 novembre 1918) con l’impero austro-ungarico. A Campobasso un corteo partito da piazza Pepe ha attraversato Corso Vittorio Emanuele II accompagnato dalle note della banda musicale e ha fatto tappa, come di consueto, in piazza della Vittoria, dove ha preso inizio la cerimonia. Dopo il rito dell’alzabandiera, sono state deposte tre corone d’alloro sotto il Monumento ai Caduti ed è stata data lettura dei messaggi del presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa rispettivamente da parte del Prefetto Maria Guia Federico e dal Comandante dell’Esercito Molise Andrea Bolognesi. Presenti in piazza diverse rappresentanze delle forze armate e delle associazioni combattentistiche e dei partigiani, rappresentanti istituzionali, una classe della scuola primaria ‘Montini’, volontari e cittadini.

Un estratto del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

La guerra, le guerre, sono sempre tragiche, anche se combattute – come fu per tanti italiani – con lo storico obiettivo di completare il percorso avviato durante il Risorgimento per l’Unità Nazionale. Lo scoppio della guerra nel 1914 sancì, in misura fallimentare, l’incapacità delle classi dirigenti europee dell’epoca di comporre le aspirazioni e gli interessi nazionali in modo pacifico e collaborativo, anziché cedere – come invece avvenne – alle lusinghe di un nazionalismo aggressivo che si traduceva nella volontà di potenza, nei cosiddetti sacri egoismi e nella retorica espansionistica. […] La guerra non risolse le antiche controversie tra gli Stati, ma ne creò di nuove e ancor più gravi, facendo sprofondare antiche e civili nazioni euopee nella barbarie dei totalitarismi e ponendo le basi per un altro, ancor più distruttivo, disumano ed esacerbato conflitto globale. […] Mentre celebriamo questo importante anniversario, 5.600 militari italiani sono impiegati all’estero in missioni di pace delle Nazioni Unite, dell’Alleanza Atlantica, dell’Unione Europea, con grandi o piccoli contingenti. Ad essi si aggiungono quasi ottomila militari impegnati, sul territorio nazionale, per l’operazione “Strade Sicure” e, nel mar Mediterraneo, per “Mare Sicuro”. A tutti loro esprimo la più ampia riconoscenza e la vicinanza del Paese. Grazie per quello che fate, e grazie alle vostre famiglie che sono giustamente orgogliose di voi e vi sostengono anche nei momenti più difficili. […]” Leggi l’intero messaggio qui.

 

 

 

 

Exit mobile version