Sanità, sette mesi senza commissario. Parte la diffida al Governo

Approvato odg a Palazzo d'Aimmo

In apertura di seduta del Consiglio regionale il presidente della giunta Donato Toma è intervenuto per rappresentare i contenuti di una relazione preparatagli dal Direttore regionale generale per la Salute, Lolita Gallo, e dal Direttore generale dell’ASREM, Gennaro Sosto, circa le criticità rilevate nel settore della sanità molisana relative alla mancata nomina del Commissario ad acta. “Volevo – ha detto Toma a commento della relazione – che il Consiglio prendesse atto di queste criticità e comprendesse l’importanza della mia azione, anche a livello mediatico, nei confronti del Consiglio dei Ministri, cui spetta nominare il Commissario ad Acta per la Sanità molisana”. Il consigliere Antonio Tedeschi ha quindi chiesto di discutere, come primo punto nell’ordine dei lavori, un ordine del giorno a firma sua e dei consigliere Aida Romagnuolo, Nico Romagnuolo, Matteo, Iorio, Calenda, Pallante, Micone, avente ad oggetto: “nomina urgente del Commissario ad acta per il Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Molise”. Hanno espresso voto contrario all’iscrizione dell’argomento all’ordine del giorno e per l’immediata discussione i consiglieri Greco, De Chirico, Fontana, Primiani, Manzo e Nola. Nel dibattito sull’iscrizione e sul merito della proposta di atto di indirizzo (che è stata illustrata all’Aula dal primo firmatario Tedeschi) sono intervenuti, oltre al presidente della Regione, i consiglieri Greco, Fanelli Primiani, Di Lucente, De Chirico, Nico Romagnuolo, Calenda, Aida Romagnuolo e Nola. L’ordine del giorno è stato quindi approvato a maggioranza, con i voti contrari del M5S. In particolare con l’atto di indirizzo approvato il Consiglio regionale ricorda come la legge 232 del 2016 consenta ai Presidenti di Regioni di ricoprire anche il ruolo di Commissario ad acta per la sanità in presenza di piano d rientro, così da far coincidere i due ruoli allo scopo di risaltare le prerogative spettanti in materia sanitaria alla Regione. Fall’insediamento di questa Legislatura, sono trascorsi sette mesi senza che sia stata individuata da parte del Governo centrale la figura del Commissario ad acta. L’Assemblea consiliare con l’odg impegna “il Presidente della Giunta regionale del Molise a porre in essere ogni atto utile, ivi comprese diffide e/o messe in mora, nei confronti del Governo centrale, in tutte le sue espressioni tendente a porre fine alla situazione di paralisi in cui versa la sanità molisana, nominando con la massima urgenza il Commissario ad acta, già individuato nella figura del Governatore Donato Toma ai sensi della legge 232/2016”. Aida Romagnuolo ha chiesto ed ottenuto dall’Aula l’iscrizione, tra gli argomenti in esame, e la sua immediata discussione, di un ordine del giorno a sua firma riguardante l’Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino. Dopo l’illustrazione del provvedimento, sono intervenuti nel dibattito per esprimere il proprio apprezzamento all’atto di indirizzo o per rilevare perplessità sulla competenza diretta dell’Assise sulla questione i consiglieri Manzo, Fontana, Nola, Cefaratti e Greco. L’odg è stato quinti approvato con l’astensione di Cefaratti, Manzo, Matteo e De Chirico. In particolare l’ordine del giorno rileva come siano state inoltrate da parte dell’Istituto Superiore “Pilla” di Campobasso istanze per la variazione dell’indirizzo del proprio istituto agrario da professionale a tecnico, per il settore tecnologico, Agraria, Agroindustria, Agroalimentare. Si evidenzia quindi che l’Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” è l’unico in tutta la regione con una propria azienda agraria, con un frantoio per la molitura delle olive per lo studio di caratterizzazione degli olii monovarietali delle varietà autoctone molisane, con un caseificio sperimentale, con molteplici laboratori e con una storia molto prestigiosa alle spalle. Di qui la considerazione che l’eventuale presenta di un altro istituto tecnico agrario a pochi chilometri di distanza determinerebbe un calo significativo delle iscrizioni all’istituto di Larino, da un bacino di per sé poco consistente. Pertanto il Consiglio regionale con l’atto di indirizzo votato impegna il presidente della giunta regionale del Molise, “al fine di evitare che ci sia una duplicazione degli indirizzi, a salvaguardare e a tutelare l’unicità del prestigioso Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino, che rappresenta la storia e l’identità di un territorio”. Infine, dopo l’illustrazione dell’argomento da parte del relatore, il consigliere Tedeschi, l’Assemblea consiliare ha approvato, con l’astensione dei 5 Stelle, la “Variante generale al vivente regolamento edilizio e Piano regolatore generale di Pescopennataro”.

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