‘Sulla mia pelle’, il film su Stefano Cucchi accende i toni fra i molisani

Proiettato a Palazzo Colagrosso, ha dato vita ad un intenso dibattito

A Bojano da ogni parte del Molise per un film che ha destato emozioni e che ha dato il via ad una discussione democratica che ha visto l’Arma dei Carabinieri non perdere la sua incredibile importanza in ogni ambito, al di là delle singole responsabilità, condannate senza appello. Questo anche in virtù della proiezione di immagini dell’Arma nelle sue quotidiane azioni a tutela del paesaggio, delle persone, missioni di pace, nell’ambito di calamità naturali Il film d’apertura alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che a fine proiezione ha ricevuto sette minuti di applausi, “Sulla mia Pelle”, è giunto in Molise in un momento particolare, con un tema di scottante attualità, il racconto degli ultimi giorni di Stefano Cucchi, proprio in questi giorni che nel registro degli indagati è stata aggiunta una sesta persona, un ufficiale dell’Arma, e mentre il comandante generale dei Carabinieri, generale Nistri, dichiara che chi ha sbagliato non merita di indossare la divisa. Un film in grado di impietrire il pubblico alla poltrona, al centro di un cineforum speciale “Un Mondo d’Italiani Place of Ideas”, che si è tenuto mercoledì 7 novembre alle 19 a Palazzo Colagrosso a Bojano. I diritti umani non hanno colore, né nazionalità, ed è per questo che l’organizzazione del Centro Studi Agorà Mediapoli e quotidiano Un Mondo d’Italiani si è avvalsa della collaborazione, oltre che di Ippocrates, Servizio Civile Nazionale, Istituto Italiano Studi Filosofici, Casa Molise, Aitef, Comune di Bojano, anche dell’Ambito Sociale Territoriale di Campobasso, Assel Coop Soc, Gruppo Awa, Promidea, Sprar Karibu, Sprar Integramondo, Borghi d’Eccellenza e AICCRE, nell’ambito del Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza di una piccola regione. Nel palazzo nobiliare, sede del Consiglio Comunale di Bojano, la pellicola ha fatto discutere sino a notte fonda : “Non per condannare, ma per riflettere”, il sottotitolo dell’evento, che rifugge il facile populismo, ma che offre un indirizzo di lettura del film, nella direzione di una volontà a stabilire comunque la verità. Un dibattito dai toni moderati, sul valore della vita umana, anche quando chi ci sta di fronte viola la legge e l’assoluta necessità di reinterpretare quella non considerevole voglia di accusare l’Arma e non le singole persone. Tutto questo grazie ad un attentissimo e incredibilmente folto pubblico pervenuto da Carovilli, Colli al Volturno, Carpinone, Termoli, Campobasso, Isernia, Sepino, San Polo Matese, Guardiaregia e chiaramente Bojano, che tra esso ha visto presenti la dirigente Ilaria Lecci, l’assessore alla Cultura del Comune di Bojano, Clementina Columbro, giornalisti, professori, medici, professionisti e giovani, che ha saputo interpretare nella maniera più consona e realistica una visione di un film Verità che sconvolge ma contestualmente fa riflettere. Si è partiti dalle parole del Generale Nisti passando per qulle della politica col Ministra Trenta e il Ministro Salvini “Da ministro non ammetterò mai che l’eventuale errore di uno permetta di infangare l’impegno di migliaia di ragazzi e ragazze in divisa. Mai niente e nessuno potrà mettere in discussione il vostro onore, la vostra fedeltà e lealtà”, senza lasciare al caso le parole della famiglia Cucchi che nella serata era rappresentata dalla vice presidente dell’Associazione Cucchi, Rossana Noris. “Sulla mia pelle” è un film del 2018 diretto da Alessio Cremonini ed interpretato magistralmente da Alessandro Borghi, e così come è stato applaudito il film, non da meno, nel mostrare le gesta eroiche di un’Arma che è sempre in prima linea e che è al servizio di tutti i cittadini, in ogni contesto ed in ogni situazione, il pubblico ha tributato la stessa ovazione.

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