Al Neuromed “Giornata del Parkinson” e “Incontri al Centro”

Doppio appuntamento

In occasione della Giornata Nazionale Parkinson (24 novembre) l’I.R.C.C.S. Neuromed organizza, insieme ai suoi specialisti, all’Associazione ONLUS ParkinZone e alla Fondazione LIMPE, un incontro informativo dal titolo Parkinson Cafè. L’iniziativa si terrà domani, giovedì 22 novembre, dalle 15.00 alle ore 18.00 nella Sala Multimediale al quarto piano dell’Ospedale Neuromed, in via Atinense, Pozzilli. I pazienti, i familiari e i caregiver potranno fare domande sulla malattia. Durante l’incontro saranno presenti i rappresentanti dell’Associazione ONLUS Parkinzone. Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa causata dalla progressiva morte delle cellule nervose situate nella cosiddetta sostanza nera, una piccola zona del cervello che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, regola i movimenti di tutto il corpo. Chi è affetto da Parkinson, proprio per la progressiva morte dei neuroni, produce sempre meno dopamina, con effetti diretti come tremori, rigidità, lentezza nei movimenti. Le cause della malattia sono ancora sconosciute, nonostante sia stata descritta per la prima volta nel 1817 dal dottor James Parkinson. Studi epidemiologici fanno sospettare che l’esposizione a fattori quali pesticidi e metalli pesanti aumenta il rischio di sviluppare la malattia. Ma anche la tesi di un ruolo di difetti genetici si sta progressivamente affermando. Oggi la malattia colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale, e circa l’1% di quella sopra i 65 anni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300.000, per lo più maschi (1,5 volte in più), con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Un paziente su 4 ha meno di 50 anni e il 10% ha meno di 40 anni, questo soprattutto perché oggi la scienza è in grado di porre una diagnosi ai primi sintomi, quando la malattia è ancora in fase molto precoce. Un corretto approccio alla gestione della malattia non può prescindere da una presa in carico globale dei pazienti che preveda anche una specifica attenzione verso i sintomi non-motori della malattia e faccia ricorso a interventi di carattere riabilitativo. L’obiettivo dell’incontro è quindi sostenere, con la corretta informazione offerta dagli specialisti, non solo il paziente ma anche tutta la famiglia che vive insieme a lui la malattia.

Il 23 novembre “Incontri al Centro”
Un team di esperti di Sclerosi Multipla risponde a dubbi e domande: è l’iniziativa itinerante “Incontri al Centro” che si terrà venerdì 23 novembre nell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli a partire dalle ore 10.00 presso il Centro Ricerche dell’I.R.C.C.S. in via dell’Elettronica. L’iniziativa itinerante, giunta alla seconda edizione, nasce per dare una risposta alle necessità informative delle persone affette da Sclerosi Multipla ponendo al centro del dibattito i loro bisogni. Il progetto è organizzato con il supporto di Novartis, azienda impegnata nell’ambito delle neuroscienze. La sclerosi multipla è una patologia cronica del sistema nervoso che compromette le funzioni sensoriali, motorie, cognitive e psicologiche e che colpisce in Italia circa 113.000 uomini e donne. È la seconda causa di disabilità tra i giovani adulti, con una diagnosi che in più del 70% dei casi arriva tra i 20 e i 40 anni, una fase chiave della vita per lo studio, la progettualità, l’inizio di una attività lavorativa o di una relazione di coppia. Per questo, affrontare oggi la Sclerosi Multipla significa avere molte domande, non solo relative alla terapia ma anche su come affrontare vita di tutti i giorni nonché sulle prospettive future. All’incontro di Pozzilli interverranno il professor Diego Centonze, responsabile Centro Sclerosi Multipla I.R.C.C.S. Neuromed, la dottoressa Roberta Fantozzi, Neurologa presso lo stesso Istituto, il dottor Mariano Fischetti, psicologo e Giuseppe Martucci, coordinatore del Centro Sclerosi Multipla Neuromed. Nel corso dell’incontro i partecipanti impareranno a conoscere i sintomi connessi alla patologia e come affrontarli, approfondendo il tema della gestione delle relazioni di coppia, gravidanza e genitorialità. “Nel nostro Centro – spiega Roberta Fantozzi – grazie ad un team multidisciplinare vogliamo offrire alle circa 1500 persone che seguiamo ogni anno un servizio che metta al centro le loro necessità, non limitandoci solamente a quelle di natura clinica. Per questo trattare argomenti che interessino la sfera personale e intima ci sembra di grande importanza. A seguito della diagnosi di SM, il forte stress, la paura, la depressione e l’incertezza sul decorso della malattia, ma anche sul futuro, influiscono fortemente sulla vita di coppia, in particolare sulla sessualità e sul ruolo come futuri genitori. Per questo, nel corso dell’incontro presso il nostro Centro tratteremo del ruolo delle relazioni affettive e interpersonali, fondamentali per proteggere dai sintomi depressivi e di genitorialità, per sfatare le paure più frequenti con le quali i pazienti più giovani devono confrontarsi.”

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