La poesia dialettale fa “rima” con tintilia: partecipazione e forti emozioni al primo concorso dedicato a Dante Valentini. FOTO

Premiazioni e momento conviviale nella giornata conclusiva

Cultura popolare ed emozioni nell’ambito del primo concorso di poesia dialettale dedicato a Dante Valentini, il maestro di Ferrazzano autore di poesie, musiche e canzoni, tra le quali la popolarissima “U Passariello”, affermatasi agli inizi degli anni ’50 al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La fase finale della manifestazione, che ha visto la partecipazione di decine e decine di concorrenti provenienti da diverse parti del Molise e da fuori regione, si è svolta nel pomeriggio di sabato 15 dicembre presso i locali dell’associazione Rossotintiglia in contrada Cese San Nicola, nel territorio di Ferrazzano, durante la quale le migliori poesie scritte nel dialetto del proprio comune sono state lette dai rispettivi autori davanti ad un pubblico attento e partecipe, grazie anche alla simpatia del moderatore, il noto attore Marco Caldoro, e all’impegno dei componenti dell’associazione. Vincitrice del concorso è stata Giuseppina Muccino (quinta immagine nella galleria fotografica) con la poesia “Terra m’ndagana(è)s(e)”, letta dall’autrice davanti a una telecamera, il cui video è stato proiettato ieri davanti al pubblico in quanto lei non poteva essere presente alla fase finale. Secondo e terzo posto occupati da Angelo Maria Di Tullio, con “Che d’è la felecetà?” (premio ritirato dallo zio, foto in evidenza), e Pina Di Nardo, con “Amore cecate” (prima immagine della galleria fotografica). Premio e menzione speciale come “poeta in erba” a un giovane campobassano di appena 11 anni, Cristian Ravelli, che ha recitato la poesia “Autunn”. Gli altri componimenti giunti alla fase finale sono: “Nu cane mocceca ru stracciate” di Antonio Cavaliere, “R’ Cunzuol’” di Umberto Di Benedetto, “Le munne de uoie” di Tiberio La Rocca, “E dumane?” di Maria Lucia Del Monaco, “L’oglie” di Gennaro Ciccaglione, “Lu sanghe jettate” di Carmine Fratianni, “Ne basta nu sciume ngh ienate” di Giovanni Maio. Al sindaco Cerio, presente alle premiazioni, è stato chiesto di veder pubblicate le poesie sul sito dell’amministrazione comunale. Nel corso della manifestazione è stato raccontato anche qualche aneddoto della vita di Dante Valentini, fra cui la corte fatta ad una giovane del posto, in un tempo in cui la “dote” sembrava essere un parametro fondamentale per maritarsi, ma l’amore, come spiegato in uno dei suoi componimenti, trionfa sempre su tutto. Al termine delle premiazioni sono seguiti una esibizione del chitarrista molisano Jacopo Rizzardi, un piccolo spettacolo teatrale e un momento conviviale. Ovviamente a base di tintilia.

 

 

 

 

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