Dal pane di Macchiagodena alla polenta cucinata ad alta quota, Geo chiude il 2018 col Molise

Il 31 dicembre nuova puntata su Rai 3

Il 2018 si chiude con Geo. La notissima trasmissione di Rai Tre condotta da Sveva Sagramola vince in ascolti, diventa la trasmissione del pomeriggio più seguita in assoluto e nel 2018 punta ancora sul Molise. Il 31 dicembre su Geo Rai 3 tutti sintonizzati ancora su una puntata senza eguali sul Molise: Macchiagodena con il latte e il pane, la polenta cucinata a Campitello Matese in una suggestiva baita ad oltre 1200 metri di altezza ed innevata all’inverosimile, il caciocavallo di Frosolone, che nella splendida location del pianoro di Campitello di Roccamandolfi caratterizzata da ciaspolate, sci alpinismo e cavalli, diventa impiccato e da companatico ad un eccellente pan cotto, preparato proprio con il pane di Macchiagodena. Una passeggiata in motoslitta per arrivare in un bosco fantastico che apre le porte ad uno scenario da fiaba. Immagini e racconto dal sapore antico girate da Roberto Amodio e Stefano Barbieri con la regia di Riccardo Barbieri e le musiche di Claudio Luongo. Un Molise che incanta con le sue bellezze, le sue prelibatezze, le sue unicità. Il profumo del pane De Cesare ha letteralmente inebriato le telecamere, l’artigianato di Frosolone ha permesso la realizzazione del Paiolo per la Polenta, gli amici Remo Muccilli, Vitalino Scasserra, Tonino Masucci, Michele Carnevale, Antonello Martelli, Victor Rizzi, i ciaspolatori e lo staff del rifugio, Luigi Del Riccio, Kimberly Baccaro, Zaira Gianfrancesco, Sebastiano Pinelli, Pio Liberatore, Pietro Ricciardone, Pierpaolo Iannitelli, Giuseppe Scasserra, Pierluigi D’Angelo, Ivan Di Marco, instancabili e presenti in ogni occasione, i piatti prelibati del rifugio, le lumache, accompagnati dal vino simbolo del Molise, la tintilia, hanno stupito per bellezza e completezza di paesaggio. Grazie a Molise Extreme team e a DGA Funivie si è potuti arrivare, non con poche difficoltà vista l’eccezionale nevicata, nel pianoro più bello e significativo del Matese, la Gallinola, con la sua baita ed il suo personale dal sapore tradizionale ed ospitale, per poter assaporare la polenta più buona del mondo preparata da Felice e dal suo staff. Una puntata all’insegna del bello, di un Molise visto con gli occhi di un visitatore che, nelle vesti del regista Riccardo Barbieri, vince la lotta contro l’inerzia che lo vuole relegato come regione senza vita e senza una vera anima, quel Molise che non esiste ma, se visitato, rimane indelebile nelle menti e nei cuori. Un documentario che, dopo il successo del 5 dicembre con le immagini di Termoli, Bojano, Matrice, Petacciato, che ha tenuto seduti per oltre 20 minuti circa 2 milioni di spettatori in diretta, 900mila in streaming, 750mila in differita ed oltre 30mila nella visione del promo, tenta di bissare tale successo e ripetere il valore superlativo della regione anche grazie allo stesso Barbieri che ha voluto inserire professionisti molisani quali il maestro Claudio Luongo con le sue musiche e Maurizio Varriano coordinatore dei Borghi d’Eccellenza. Una sinergia che ha reso i documentari sempre più moderni e sempre più di qualità eccelsa tanto da meritarsi il primato in termini di ascolto. Il Molise che vive di gravi defezioni in termini turistico culturali, che non riesce ad esprimere il suo potenziale, anche per mancanza di veri allenatori del settore, ma che spera in uno scatto di reni grazie anche ad un nuovo passo interpretativo da parte dei vari soggetti che mirano ad essere partecipi e, finalmente, più solidali alla costruzione di una rete che non può che far solo bene. L’imminente perimetrazione del Parco del Matese, presto sulle reti Rai, con una puntata di Linea Bianca che si spingerà sino a Capracotta, neve permettendo, che dovrebbe essere girata grazie alla troupe Rai capeggiata da Massimiliano Orsini e Lino Zani, dal 15 al 17/18 gennaio, permetterebbe, in mancanza di autoreferenzialità e di collaborazione, un ulteriore passo verso una strategia, mai attuata e mai pensataò. Insomma, il Molise sarà al centro di un progetto che mai ha visto accendere i riflettori così in maniera massiccia su una regione che non ha istituito una film commission. A breve grazie alla collaborazione con il sindaco di Conca Casale, Luciano Bucci, la Film Commission Lazio, la Commission Sulmonese e Molise Cinema, si riunirà proprio a Conca Casale un comitato che mirerà proprio alla fondazione di tale indispensabile soggetto proponente.

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