Reati, furti e rapine in calo del 10%. Ma resta “piaga” stupefacenti. Gaeta: “Giovani consumatori iniziano a 15 anni”

Il bilancio del Comandante dei Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso

Bilancio positivo nel 2018 per il Comando provinciale dei Carabinieri di Campobasso, che registra un calo di furti e rapine del 10% rispetto all’anno precedente e un aumento di 5mila persone controllate e identificate, con un incremento del 10% di denunce e arresti. E’ stato il Tenente Colonnello Emanuele Gaeta, Comandante provinciale dei Carabinieri, ad illustrare il bilancio dell’anno da poco concluso, anticipando anche quella che sarà l’azione dei militari nei prossimi mesi. Costante l’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, un fenomeno – spiega Gaeta – “diventato troppo vasto e che va fortemente ridimensionato e fermato, dando allo stesso tempo la percezione alla popolazione, e ai più giovani in particolare, dei danni derivanti dal consumo di droghe”. Ricordate le due operazioni condotte fra ottobre e novembre che hanno portato ad arresti e denunce e che hanno stroncato un traffico di droga proveniente dalla vicina Puglia. In crescita nella provincia di Campobasso il consumo di eroina e cocaina. In particolare la “polvere bianca”, considerata un tempo droga d’èlite, è ormai spacciata a prezzi più accessibili, spesso perché “allungata” con altre sostanze, come il gesso, e per battere la concorrenza di altri spacciatori. “Le fasce con maggiore incidenza vanno dai 20 ai 35 anni. C’è da considerare che gran parte dei consumatori inizia a 15 anni con le droghe leggere, come hashish e marijuana, poi mediamente uno su tre passa a quelle pesanti”. Inoltre, ha spiegato ancora il Comandante, i giovani consumatori non lavorando o guadagnando poco finiscono per commettere furti o rendersi protagonisti di maltrattamenti in famiglia per ottenere i soldi utili all’acquisto dello stupefacente. La strada parallela alla repressione resta quindi la prevenzione.

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