Botte alla madre, il 28enne: “Non l’ho picchiata, con i soldi volevo comprare un cane”

“Non ho picchiato mia madre, avevo bisogno di soldi per comprare un cane”. Prova a difendersi durante l’interrogatorio nel carcere di Campobasso il 28enne di Lucito arrestato dai Carabinieri due giorni fa con l’accusa di aver più volte aggredito la madre con minacce e percosse al fine di farsi consegnare somme di denaro, spesso – secondo la ricostruzione degli inquirenti – destinate all’acquisto di droga. Il giovane avrebbe ammesso davanti al giudice Veronica D’Agnone di avere talvolta reazioni sbagliate, colpendo e danneggiando oggetti e porte, ma mai mettendo le mani addosso a sua madre. Una versione almeno in parte in contrasto con gli elementi raccolti nel tempo dai miliari e sulla cui base la Procura ha chiesto ed ottenuto l’emissione di una misura cautelare. Dopo la convalida dell’arresto, l’avvocato difensore Teresa Discenza ha chiesto una misura meno afflittiva in quanto il giovane “non può stare solo e senza far niente”. Come alternativa al carcere la difesa ha indicato anche una comunità di recupero. Sulla decisione il magistrato si è riservato.

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