Pinocchio, il terremoto “dinosauro”, l’odissea dei migranti: l’attualità dei suggestivi carri del Carnevale Larinese. FOTO

Dai cartoni animati ai personaggi reali, i giganti di cartapesta del Carnevale Larinese ancora una volta regalano ai cittadini e ai tantissimi curiosi giunti dagli altri centi del Molise e da fuori regione un momento di forte intrattenimento sia nell’ammirare il lato estetico, frutto di mesi di lavoro, sia nell’impegno ad interpretare le figure e le scene che ogni carro propone. Le sei strutture che nella giornata di oggi, ultima domenica di Carnevale, hanno sfilato per le strade del comune frentano – e che bisseranno il prossimo weekend – richiamano temi di attualità, alcuni dei quali caratteristici del territorio. A contorno della 44esima edizione gruppi di ballo, personaggi in maschera e volti noti della tv.

I sei carri.
Pinocchio e il burattinaio sono i protagonisti de “La solita favola italiana”, dove gli autori del carro raccontano a loro modo lo sfruttamento dei lavoratori, tenuti in pugno o pilotati da chi li comanda, illusi da promesse non mantenute. “Io non ho paura” è un omaggio ai Vigili del Fuoco nel ricordo del terremoto in Basso Molise, rappresentato da uno scheletro di dinosauro che, passando, scuote e distrugge le abitazioni. La rabbia dei contribuenti, vessati dalle tasse, dà l’ispirazione a “Il canto del pollo spennato”, dove un mostro strangola e schiaccia gli italiani rappresentanti da polli. Il riarmo atomico è il tema di “Ritorno al passato”, che si materializza nel terrore internazionale attraverso un dinosauro T-rex. Sotto di lui il presidente Usa Donald Trump seduto su una bomba atomica, il presidente della Corea del Nord Kim Jong-Un con una lancia in mano e il presidente della Russia Vladimir Putin che stringe in mano il teschio di un dinosauro. Tutti e tre sono vestiti da uomini primitivi. “Il bagaglio umano” racconta l’accoglienza e il viaggio dei migranti. Il drago blu, simbolo del mare, porta con sè un enorme polpo, che incarna il Mediterrano, pronto ad inghiottire le vite e le speranze di coloro che fuggono per un futuro migliore. “Incantatopi” invece è un’accusa a Matteo Renzi, colpevole per gli ideatori di aver illuso milioni di italiani. L’ex premier è raffigurato come un pifferaio magico, circondato da topi e sostenuto da un gigantesco cobra.

 

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