Spaccio di droga fra la stazione e il terminal, Carabinieri eseguono tre misure cautelari

Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia hanno eseguito una misura cautelare di divieto di dimora nel comune pentro nei confronti di un cittadino extracomunitario di origine nigeriana, attualmente ristretto in un carcere dell’Italia centrale, per concorso in spaccio di droga. Anche per altri due suoi connazionali è stata emessa la medesima ordinanza ma, attualmente, si sono resi irreperibili. I provvedimenti, scaturiti da indagini svolte dai militari del citato Nucleo, erano tesi a bloccare l’attività di spaccio che si protraeva nei pressi della locale stazione ferroviaria e terminal bus. Qui avveniva la cessione della sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana nei confronti di giovani sia locali che delle zone limitrofe all’hinterland pentro, senza risparmiare i minori. Le ricerche degli altri due nigeriani continuano senza sosta da parte dei militari dell’Arma. A Isernia i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno proceduto al controllo di un giovane locale, che si trovava a piedi nel centro cittadino. La perquisizione personale portava al ritrovamento di un involucro contenente marijuana. La dose rinvenuta è stata sottoposta a sequestro mentre il giovane è stato segnalato per detenzione di stupefacente per uso personale. Continuano inoltre i controlli agroalimentari da parte dei Carabinieri Forestali su tutto il territorio della provincia di Isernia. I militari della locale Stazione Carabinieri Forestale unitamente al personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Isernia hanno controllato un’attività commerciale del luogo, riscontrando varie carenze sui prodotti in vendita del tipo: mancanza della tracciabilità dei prodotti e etichette illeggibili, sbagliate o mancanti delle indicazioni obbligatorie su alcune confezioni. In considerazione di ciò, il titolare veniva sanzionato amministrativamente per un importo complessivo di circa venticinquemila euro, nonché il sequestro di alcuni prodotti.

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