Countdown elezioni, Io Amo Campobasso: “Con noi la città farà un netto cambio di passo”. Programma e video

Messaggio elettorale

Paola Liberanome e la sua squadra si preparano ad affrontare l’ultima settimana di campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 26 maggio. L’obiettivo è entrare al Comune di Campobasso per imprimere un cambio radicale alla gestione della cosa pubblica per la città. Da una nuova visione urbanistica ad un maggiore ricorso ai fondi europei, la candidata sindaco fra obiettivi e curiosità in una intervista affronta i principali temi del programma di “Io Amo Campobasso”
(testo, video e link)
Come nasce Io Amo Campobasso?
– Io Amo Campobasso nasce da una rubrica telefonica, amici che cominciano a chiamare altri amici e incontrarsi. E’ un gruppo di persone con l’impegno per la politica, l’impegno civico e la passione per la propria città. Abbiamo capacità, competenze e professionalità e siamo convinti di poter recuperare un vuoto di rappresentanza.
Quando un cittadino capisce che deve mettersi in gioco per la propria città?
– Quando vede la propria città ridotta come lo è oggi Campobasso. E’ utile continuare solo a lamentarci? Possiamo dare una speranza alla nostra città e ai nostri figli.
Mancano luoghi di aggregazione in cui i cittadini possano confrontarsi ed esprimere proposte a livello amministrativo?
– E’ uno dei grandi temi che affrontiamo in diversi punti del programma. Mancano spazi aggregativi e perciò è necessario recuperare luoghi fisici. Non possiamo più pensare di continuare a mangiare suolo e territorio ma dobbiamo riqualificare l’esistente. Pensiamo al recupero di immobili da mettere a disposizione della cittadinanza, attraverso strumenti specifici quali i patti di collaborazione.
Di cosa ha bisogno Campobasso? Il vostro programma in dieci punti.
– Sono dieci punti inseriti in un manifesto e che avrebbero dovuto rappresentare le direttrici del nostro programma: parliamo di cultura, inclusione, innovazione, identità, sostenibilità, verde, resilienza, una città in cui si gioca, che guarda gli aspetti economici e che faccia i conti cone le risorse per la redazione di un bilancio in ordine.
Meglio piccole cose fatte bene o serve osare?
– Non è possibile pensare di risollevare questa città con piccoli interventi di manutenzione ordinaria. Serve un cambio di passo netto. C’è possibilità di osare e finanziare questo percorso intercettando fondi europei.
(guarda in basso il video dell’intervista completa e clicca sul link per leggere nel dettaglio i dieci punti del programma)

I 10 punti

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