Transumanza, altro squillo all’Unesco: la mandria dei 300 bovini affascina i molisani e “vince” sul maltempo. FOTO

Automobilisti e passanti rimasti fermi per assistere al suggestivo passaggio dei 300 bovini della famiglia Colantuono di Frosolone lungo un percorso di 180 chilometri. La mandria è partita da Ponte Civitate (fra San Paolo di Civitate e Serracapriola, in Puglia), entrando in territorio molisano da Santa Croce di Magliano e attraversando diversi comuni della regione prima di terminare la sua “marcia” in località Acquevive di Frosolone, dove resterà a pascolare fino a metà autunno. Tre giorni lungo gli antichi tratturi, che insieme alla tradizione della transumanza portata avanti dai Colantuono, sono al centro di un progetto della provincia di Campobasso inserito fra le proposte del Contratto di Sviluppo, oltre che candidati a divenire patrimonio Unesco. I bovini, dal colore del pelo differente, hanno animato le località attraversate – da San Giuliano di Puglia, Bonefro, Colletorto, passando per San’Elia a Pianisi, Monacilioni, Ripabottoni, ma anche Campolieto, Matrice, Campobasso e Ripalimosani, fino all’area di Castropignano, Torella e Molise, prima di arrivare a Frosolone, – grazie anche ai campanacci legati al collo degli animali protagonisti, che al loro passaggio hanno dato vita ad una sorta di spettacolo musicale. A guidarli i componenti della famiglia Colantuono – fra cui Carmelina (foto interna) – e altri mandriani vestiti per l’occasione e in sella ai loro cavalli. Migliaia i curiosi che hanno assistito al passaggio del pascolo e hanno scattato foto e registrato video coi propri smartphone. La “marcia” non si è arrestata neanche di fronte al maltempo che ha caratterizzato soprattutto le giornate di giovedì e venerdì.

 

 

 

 

 

 

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