Indennità guardie mediche, l’Asrem fa “marcia indietro”. Crudele: “Legittime”. Chiesto tavolo di confronto

“Le indennità percepite, frutto di una lunga trattativa con la Regione Molise, sono più che legittime. Non capiamo perché la Asrem abbia deciso di fare marcia indietro. Certe scelte politiche non solo danneggiano le guardie mediche, ma anche e soprattutto i cittadini”. Lo afferma Fernando Crudele, presidente dell’Ordine dei medici di Isernia, alla luce della vicenda che, loro malgrado, vede coinvolte le guardie mediche. “I nostri colleghi – è il parere di Crudele – sono stati attaccati sulla stampa ingiustamente. Si è parlato di somme indebitamente percepite. Ma le cose non stanno affatto così. Dietro quelle indennità c’è una lunga trattativa sottoscritta tra le parti. Dietro quelle somme c’è tanto lavoro a tutela della salute dei cittadini”. L’Ordini dei medici di Isernia vede in questo atteggiamento della Asrem una scelta ben precisa: “L’azienda sanitaria continua a perseguire un’evidente azione politica che punta a chiudere o ridurre i servizi nella nostra regione. Del resto – commenta il presidente dell’Ordine – è dal 2007 che non vengono più affidati incarichi a tempo indeterminato. Una scelta che si traduce con un servizio precario e pertanto non sempre in grado di dare risposte efficienti. Eppure la continuità assistenziale è fondamentale per una popolazione anziana e polverizzata sul territorio. Senza dimenticare che quello garantito dalle guardie mediche, come ribadito più volte, è un servizio che riscuote altissimo gradimento tra la popolazione molisana”. L’auspicio dell’Ordine dei medici di Isernia è che tutte le parti in causa – Regione Molise, Asrem e organizzazioni sindacali – aprano “un tavolo di confronto al fine di risolvere in maniera bonaria un contenzioso che non ha alcun motivo di esistere. Da parte nostra siamo disponibili – conclude Crudele – a diventare punto di incontro tra le parti, mettendo a disposizione la nostra sede per ogni eventuale confronto”.

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