Contrasto agli infortuni sul lavoro, Inail firma protocollo con gli ordini professionali. Via a studi e campagne di prevenzione

Worker in front of a production site

Per fermare la catena degli infortuni sul lavoro, che spesso diventano mortali, bisogna sviluppare sempre piu’ una politica attiva in materia di prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi dove questi si verificano. Questo ambizioso obiettivo è alla base dei due protocolli sottoscritti tra l’INAIL – Direzione regionale Molise e gli ordini professionali. In particolare con gli ordini dei Chimici e Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise e dei Periti industriali della Regione Molise e con gli ordini dei Geologi della Regione Molise, dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Campobasso e Isernia e del Collegio degli Agrotecnici di Campobasso e Isernia. L’intento è quello di sviluppare una collaborazione specialistica, attraverso la realizzazione di processi informativi e formativi, per stimolare una cultura della prevenzione con azioni di divulgazione e sensibilizzazione attraverso la realizzare di studi, ricerche tecnico scientifiche, eventi, convegni e seminari. Per ciascun protocollo è previsto un tavolo tecnico di coordinamento per l’implementazione delle attività utili al raggiungimento delle finalità pattuite. Il tavolo tecnico, istituito presso l’INAIL – UOT di Campobasso individuerà di volta in volta i settori a maggior rischio e le attività necessarie per perseguire gli obiettivi stabiliti. I componenti del tavolo saranno individuati, in virtù dell’esperienza nelle materie di competenza, dalle singole parti. I protocolli hanno una durata triennale e ciò consentirà di dare concrete risposte alle esigenze che saranno affrontate. Per il direttore regionale dell’INAIL del Molise, Rocco Mario Del Nero, “la firma dei due protocolli dà un’ulteriore spinta al processo di sensibilizzazione, in atto da anni, per ridurre gli infortuni nei luoghi di lavori. Oggi più che mai – evidenzia Del Nero – occorre costruire un argine agli infortuni anche mortali che si verificano sul nostro territorio per l’omesso rispetto delle norme sulla sicurezza e per il fenomeno, mai debellato, del lavoro nero”.

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