Il detenuto trasferito nella struttura detentiva di Roma Rebibbia a seguito della rivolta scoppiata mercoledì 22 maggio nel carcere di via Cavour a Campobasso, dove era stato uno dei promotori, è stato protagonista di un nuovo e violento episodio che, stavolta, ha visto il personale della casa circondariale della capitale finire in ospedale. L’uomo a Campobasso era il ‘vice’ di un’altro detenuto romano trasferito nel carcere di Sassari.
L’aggressione è avvenuta all’interno della sezione detentiva G.12. Secondo fonti interne il detenuto ha dapprima insultato e sputato all’indirizzo del coordinatore di Reparto e successivamente ha appiccato il fuoco all’interno della cella.
Il personale di Polizia Penitenziaria accorso è riuscito a domare il rogo e a far uscire il sovversivo che però, armato di una forchetta, ha aggredito gli agenti.
Il detenuto, con molta difficoltà, è stato poi immobilizzato ma la colluttazione ha causato contusioni e fratture al personale intervenuto. Un poliziotto penitenziario è finito in ospedale con due dita fratturate, il responsabile del reparto detentivo con un occhio nero e un altro collega con dei graffi sul braccio procurati da una forchetta». i poliziotti hanno prognosi dai 3 ai 25 giorni.
giovedì 17 Luglio 2025 - 09:21:15 PM
News
- Molise Pride, Vladimir Luxuria testimonial della quinta edizione
- Due milioni di euro per contrastare il consumo di suolo, Regione pubblica avviso destinato ai Comuni
- Risonanza magnetica ferma al Cardarelli, Asrem: riorganizzate le prestazioni per velocizzare i tempi
- Campobasso Fc, parte il ritiro a Capracotta: 27 giocatori a disposizione di Zauri
- Finanza, potenziata vigilanza in mare. Elevati 34 verbali per violazione al Codice della nautica da diporto
- Uomini violenti contro le loro compagne, braccialetto elettronico per due giovani campobassani
- Molise: 2.420 assunzioni a luglio, quasi tutte a tempo determinato. Una posizione richiesta su due è difficile da coprire
- Tar dice “no” ad annullamento elezioni, De Benedittis: “Cdx ora decida se tornare al voto o essere stampella della Forte”