Detenuto promotore della rivolta nel carcere di Campobasso, ‘concede’ il bis a Rebibbia, manda tre poliziotti in Ospedale

Il detenuto trasferito nella struttura detentiva di Roma Rebibbia a seguito della rivolta scoppiata mercoledì 22 maggio nel carcere di via Cavour a Campobasso, dove era stato uno dei promotori, è stato protagonista di un nuovo e violento episodio che, stavolta, ha visto il personale della casa circondariale della capitale finire in ospedale. L’uomo a Campobasso era il ‘vice’ di un’altro detenuto romano trasferito nel carcere di Sassari.
L’aggressione è avvenuta all’interno della sezione detentiva G.12. Secondo fonti interne il detenuto ha dapprima insultato e sputato all’indirizzo del coordinatore di Reparto e successivamente ha appiccato il fuoco all’interno della cella.
Il personale di Polizia Penitenziaria accorso è riuscito a domare il rogo e a far uscire il sovversivo che però, armato di una forchetta, ha aggredito gli agenti.
Il detenuto, con molta difficoltà, è stato poi immobilizzato ma la colluttazione ha causato contusioni e fratture al personale intervenuto. Un poliziotto penitenziario è finito in ospedale con due dita fratturate, il responsabile del reparto detentivo con un occhio nero e un altro collega con dei graffi sul braccio procurati da una forchetta». i poliziotti hanno prognosi dai 3 ai 25 giorni.

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