“Ho sempre avuto una visione dolce e romantica del Molise. E poi conosco molti amici molisani che mi portano la frutta, quindi ho un contatto fisico con le persone di questa terra”. Sono state le parole utilizzate da Luca Carboni prima di salire sul palco di piazza della Repubblica per il concertone che ha chiuso i festeggiamenti del Corpus Domini campobassano. L’artista bolognese si è raccontato “dietro le quinte” ai cronisti molisani, poi ha dato vita a due ore di spettacolo che ha fatto cantare l’intera platea. Da “Luca lo stesso” a “Inno nazionale”, passando per grandi successi come “Farfallina”, “Fisico bestiale”, “Mare mare” e “Una grande festa”, il pubblico ha dimostrato grande stima e apprezzamento per Carboni, oltre che preparazione, cantando insieme a lui. A dimostrarlo peraltro la capienza sempre al limite (stabilita per ragioni di sicurezza), con persone costrette a fare la fila in attesa che qualcuno andasse via. “E’ tanto tempo che non venivo qui ed è una grande gioia poter ritoccare questa città”, ha spiegato Carboni. Tocca venirci più spesso”. Secondo l’artista la musica italiana sta vivendo un momento di nuovi stimoli grazie ai giovani cantuautori che stanno rinnovando la forma canzone, anche col supporto di nuove tecnologie. “La musica nel tempo è destinata comunque a cambiare”, ha chiosato. E lui è cambiato? “Bè, la vita è un bel percorso che a volte ti mette i bastoni fra le ruote ma altre ti mette in condizioni di superare le sofferenze e le cose che non vanno. Ogni nuovo disco, per un cantante, è la sfida di raccontarsi nel tempo”. Meglio la piccola o la grande piazza? !Per noi che facciamo musica è bello sia la grande piazza che l’esibizione davanti ad un gruppo ristretto, magari con persone che non conoscono tutta la tua storia e sono lì per caso. Mescolare vecchie e nuove canzoni in un concerto aiuta a ricordare tutti i momenti della propria vita”.
martedì 30 Dicembre 2025 - 03:26:36 AM
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