Festa dell’Uva, omaggio all’allegria e alla vita campestre. Migliaia di visitatori alla sfilata dei carri. FOTO

Migliaia di persone hanno invaso il comune di Riccia, in occasione della Festa dell’Uva celebrata ieri, per assistere alla tradizionale sfilata dei carri allegorici e prendere parte agli eventi musicali e di intrattenimento che hanno coinvolto gli esercenti locali. I quindici carri trainati da altrettanti trattori, con la vite e l’uva quali elementi dominanti, hanno riproposto scene di vita campestre, con allestimenti pregevoli, divertenti e perfino spettacolari, come nel caso della ruota del vino, un marchingegno che faceva un pò pensare all’ingranaggio del mulino e che recava su appositi scaffali bottiglie piene e bicchieri. Le casette decorate con riferimenti alla realtà rurale hanno ospitato al loro interno uomini, donne e bambine con abiti contestuali che hanno preparato cibi e alimenti di ogni tipo, dal mais al formaggio, che hanno distribuito agli spettatori al passaggio dei carri fra le strade del paese. Chi si era procurato il tipico bicchiere di coccio aveva diritto anche a sorseggiare il vino “spillato” da appositi rubinetti predisposti su ogni struttura mobile.

Le immagini della Madonna del Rosario, come da tradizione, sono state montate sul muso di ogni trattore, mentre ad aprire il corteo ci hanno pensato gruppi folkloristici locali ed ospiti, come gli Sbandieratori di Sessa Aurunca. La sfida dei carri – la cui premiazione ci sarà questa sera – spinge i concorrenti ad allestire strutture sempre più sofisticate e spesso collegate a temi particolari. Quest’anno si va dal semplice richiamo ai bicchieri e alle bottiglie di vino costruiti con l’uva all’omaggio a personaggi come Massimo Troisi o tipici film di vita campestre come la commedia con Adriano Celentano e Ornella Muti “Il bisbetico domato”. La manifestazione, giunta all’88esima edizione, va avanti dal 1930, quando il regime fascista dispose che tutti i comuni celebrassero la Festa dell’Uva. Riccia ne ha fatto una festa di vita e di esaltazione dell’allegria, che riesce ogni anno ad attirare migliaia di visitatori da tutto il Molise e da fuori regione.

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