“Terre e territorio”, presentato progetto anti spopolamento. Il Molise prova a resistere

Il Molise che accomuna. Il Molise che percorre strade che della civiltà, delle tradizioni e dei popoli ne fa bandiera. Il Molise che non vuole spopolarsi e che non usa redditi di cittadinanza attiva per proporsi come leader partner verso l’esterno e genera economia che dall’esterno catapulti la voglia di restare e di essere protagonisti del proprio futuro. A Foggia è stato presentato un progetto che vede l’essere umano al centro di tutto, grazie alla costituzione di un partenariato internazionale che vede capofila la Fondazione “Popoli e Territori”, parte attiva delle transumanze e della loro candidatura Unesco, Borghi d’Eccellenza, Federazione Italiana Cuochi, associazione Oltre Nessuno Escluso, l’Accademia Rurale del Gusto, Centro Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata”, ENAC, Rete Oltre, Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Svezia, Albania, vari enti e tantissime Comunità di Comuni. L’essere come vero ed unico volano per il ricongiungimento alla terra natia, alle radici, alla fedeltà dell’essere uomo nel contesto ambientale e culturale, unico ed irreale nell’immaginario collettivo. Un ritorno ad essere cittadino del Mondo senza dimenticare l’innovazione che ricongiunge il nuovo all’essere vita vissuta dei territori e da essi renderci tutti partecipi della riscossa dei piccoli borghi senza piangersi addosso e senza pensare alle briciole che la politica fa nevicare con l’unico obiettivo, quello del consenso, quello decisorio delle sorti di intere generazioni senza proporsi al futuro e pensando all’imminente, a ciò che accade ieri.

Un progetto che determina aggregazione, scambio di esperienze e soprattutto aperture di nuovi scenari sotto la legita del cibo buono, della musica, dei costumi, delle diversità. Il Molise centro di un Mondo che ruota attorno ad un unico senso della vita. La biodiversità che rende unica la regione più piccola d’Italia, che assieme a realtà decisamente più grandi, più reattive e più ricche, può rendersi protagonista, come ha fatto la transumanza con i suoi tratturi, di un rinnovamento rigenerativo. Un’apertura con il botto con le note di “All’improvviso la Felicità” di un Lino Rufo ispiratissimo hanno dato il la alla presentazione del progetto esposto da Maurizio Varriano dei Borghi d’Eccellenza che ha posto l’attenzione proprio sulla centralità dell’uomo, vero motore per un assestamento ed arretramento dello spopolamento dei borghi e non solo, proseguendo, dopo i graditissimi ed esaustivi saluti dell’assessore provinciale con delega alla Cultura e Turismo, Angela Lambardi, con Salvatore Malerba già direttore della Provincia di Foggia e partner del progetto con l’associazione Oltre Nessuo Escluso, Costanzo Cascavilla, già sindaco di San Giovanni Rotondo, per l’Enac e l’accademia rurale del Gusto, Mario Folco per la Federazione Italiana Cuochi sezione provinciale di Foggia, Nicola Di Niro per la Fondazione Popoli e Territorio. Graditi gli altri interventi di delegati della città di Foggia e del Parco dei Tratturi. Presente Antonio Placentino che ha anticipato l’incontro tra il premier Conte e Macron inteso allo sviluppo e alla presa diretta di un provvedimento specifico sulla transumanza. Partecipazione ma soprattutto esserci: per meglio indicare la via si è voluti coinvolgere l’attore e chef Andy Luotto che, affascinato dalle esperienze vissute in Capitanata e in Molise, ha risposto con la sua solita e sempre verde ironia: “Non dico No per non dire Si. Perché? Perche il progetto è anche mio. Ci sono e ci sarò sempre. Camminiamo insieme e preferibilmente da “cafoni”. Legati da una fune indissolubile con pari dignità per il capo e la fine della stessa.

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