Reddito di residenza attiva, domande anche da Usa e Australia. Il popolo del web boccia la misura e si scatena l’ironia in rete

E’ stato pubblicato sulla versione straordinaria del BURM, Bollettino Ufficiale della Regione Molise, l’Avviso Pubblico “Reddito di Residenza Attiva per l’accesso al Fondo in favore di soggetti che vanno a risiedere nei comuni con popolazione fino a 2000 abitanti”. Ad annunciarlo il consigliere regionale Antonio Tedeschi, promotore dell’iniziativa che, in pochi giorni, è riuscita a conquistare l’attenzione della stampa di tutto il mondo, regalando al Molise una visibilità senza precedenti. “Da questo momento in poi”, afferma Tedeschi, “gli interessati potranno prendere visione di tutta la documentazione necessaria ed inviare le proprie candidature. Naturalmente speriamo che le numerosissime dimostrazioni di interesse giunte nell’ultima settimana si traducano in partecipazione concreta. Siamo stati contattati da migliaia di persone provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, dal Nord Europa all’Africa, dall’Asia all’America Latina. Molte di esse hanno già prenotato viaggi in regione, con l’intento di conoscere il nostro territorio e scoprirne le bellezze. E questa è già una grande conquista. L’interesse è altissimo, ne siamo fieri. Ma restiamo cauti ed attendiamo l’evolversi della situazione. Intanto colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a divulgare la nostra iniziativa, nonché tutti quelli che hanno manifestato interesse per questa piccola, ma straordinaria terra”. L’Avviso Pubblico, di cui presto sarà disponibile anche una versione in inglese, è stato pubblicato sul BURM n.36 del 17 settembre 2019 ed è consultabile sul sito della Regione Molise www.regionemolise.it.

Le critiche dal web
Ma il popolo del web si è mostrato critico nei confronti di questa misura, considerata solo una forma di assistenzialismo e che comunque rischia di far spostare persone già residenti in Molise da un comune all’altro, non risolvendo il problema dello spopolamento. Contro il reddito di residenza attiva si era schierata, inoltre, nei giorni scorsi l’associazione Forche Caudine che rappresenta i molisani a Roma e attraverso il sito appiohblog ha parlato di circa 5mila commenti raccolti, classificandoli in due fenomeni: quelli che sfociano nello sfottò o nei preconcetti, e quelli caratterizzati da un diffuso livore verso la terra d’origine da parte di molisani costretti a vivere altrove. Di seguito eccone selezionati alcuni

Sfottò
Ivan: “Il reddito in realtà è un premio al primo che scopre il Molise”.
Chiara: “Ma se il Molise non esiste, ti pagano con i soldi del Monopoli?”
Francesco: “Affrettatevi, solo 16 posti. Dopo il Molise è pieno”.

Battute economiche
Stefano: “Se ti porti il divano, te ne danno 780”
Francesco: “Mi licenzio, vado via da Firenze e tra redditi di cittadinanza e di trasferimento arrivo a 1.400 euro e faccio pace con la mia regione”

Critica all’iniziativa e attività senza futuro
Davide: “Ma è talmente una regione brutta ed invivibile il Molise che siamo costretti a pagare la gente per farla venire? Ma che messaggio trasmettiamo? È facile intuire con quanta ironia una misura del genere venga letta dal resto del Paese. Credo che si tratti di un autogol della politica regionale locale. Vuol dire che non abbiamo fiducia nei nostri mezzi, e che pensiamo, con una misura assistenziale, di farci perdonare il ritardo infrastrutturale storico di questa regione. Ma un ‘mea culpa’, ogni tanto, le classi politiche che da un cinquantennio sono state latitanti rispetto alle esigenze di sviluppo di questa regione, se lo fanno? Questa misura assistenziale è offensiva per il Molise e per i molisani. Forse è il caso di ricordare che gli imprenditori vengono a fare impresa se trovano le infrastrutture materiali ed immateriali che agevolino il loro lavoro”.
Fabio da Arezzo: “Ma se si tratta di zone spopolate, che fine fa poi l’attività senza clienti?”.
Francesco: “Da molisano penso che si getteranno soldi al vento per aprire attività che non andranno mai avanti a causa dell’assenza di infrastrutture, principale problema della regione”.
Marianna: “Che senso ha aprire nuove attività in una regione in cui le attività preesistenti sono costrette a chiudere? E’ come piantare primule nel deserto”.

Le critiche di chi vive in Molise
Anna: “Più che agevolare le persone per venire a viverci, bisogna aiutare chi ci vive da una vita e purtroppo è costretto ad andare via”.
Marianna: “Se già viverci è impossibile, che senso ha far arrivare altre persone? Solo ad avere più numeri sulla carta? Numeri provvisori, perché poi se ne andranno anche quelli”.
Francesca: “A noi ci pagano se ce ne andiamo?”

E c’è chi infine prova a fare proposte alternative
Alfredo: “Franco tasse per 10 anni a chi apre attività e investimenti per infrastrutture. Faccio vedere come il Sud riparte”.
Sebastiano: “Affidarsi a seri professionisti per un progetto strategico per rilanciare la zona”.

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