Aree inquinate e aumento tumori, manca una mappa completa e il Piano rifiuti è obsoleto

La denuncia del consigliere del M5s Nola: "La maggioranza snobba la questione ambientale"

“La questione ambientale non è più procrastinabile – ammonisce il portavoce M5S in Consiglio regionale, Vittorio Nola. – In regione aumentano le zone ritenute inquinate, ma manca una mappatura completa e restano sconosciute le azioni di bonifica. Nel vecchio Piano rifiuti risultavano 29 siti contaminati, ma in Consiglio siamo riusciti a parlare di 2 sole aree. Perciò – sottolinea Nola – la risposta dell’assessore Cavaliere alla mia interrogazione è quantomai insufficiente. Intanto il Piano di gestione rifiuti, elaborato nel 2016 e che era possibile revisionare già da marzo 2019, attende un doveroso aggiornamento. Non ha più senso parlare di Piano rifiuti senza rivederlo in un’ottica sistemica: Cavaliere, ad esempio, non ha menzionato il Piano discariche, che in Molise manca. Ma bisogna ricordare – continua il portavoce M5S – che, in passato, le decisioni inerenti la gestione dei rifiuti sono state prese senza tener conto degli inquinanti provenienti da fuori regione. È chiaro che i rifiuti conferiti nelle nostre discariche influiscono sul cosiddetto ‘fattore di pressione’ e, alla luce di ciò, vada necessariamente rifatta la Vas. Non possiamo continuare a rimandare neanche il problema delle discariche: quella di Tufo Colonoco che, come denuncia la Provincia d’Isernia, rischia di essere etichettata come la ‘pattumiera del Mezzogiorno’. Sempre nell’ottica di una visione d’insieme del problema ambientale occorrono sforzi maggiori nello studio degli impatti che gli inquinanti hanno sulla salute umana. Con la nostra donazione di qualche settimana fa, abbiamo convinto la Regione Molise a contribuire alla realizzazione dello studio epidemiologico nella Piana di Venafro. Riprendendo gli organi di stampa dobbiamo constatare, però, che ci sono anche altre aree, come Termoli, Campomarino e Guglionesi, in cui si registra un preoccupante incremento di malattie dovute a fattori ambientali. Va da sé – ammonisce il pentastellato – che lo studio epidemiologico dovrebbe essere successivamente esteso anche a quelle aree. Dopo tutti i nostri atti sul tema, quindi, l’assessore con delega alle Politiche ambientali, Nicola Cavaliere, continua a non dare risposte ai cittadini. Intanto, tuttavia, in Molise cresce il numero di malati di tumore o di altre malattie legate all’inquinamento ambientale. E devo constatare, purtroppo, che questa maggioranza non sta dedicando particolare attenzione alla questione ambientale e che, di questo passo, il turismo e il settore agroalimentare non avranno nessuna speranza di svilupparsi”.

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