“A distanza di diciassette anni il ricordo di quei tragici momenti è ancora vivo in ognuno noi. Una ferita che lacera la nostra memoria collettiva ma che allo stesso tempo deve farci riflettere sull’importanza di lavorare sulla prevenzione affinché simili catastrofi non abbiano più a ripetersi. Quanto accaduto a San Giuliano di Puglia non può essere consegnato superficialmente alla storia. Le parole dell’on Patriciello nel ricordo del terremoto. La scomparsa dei 27 bambini e della loro maestra sono molto più di un tragico episodio: rappresentano una ferita che ha segnato indelebilmente un’intera comunità e tutti coloro che hanno sofferto nel corpo e nell’anima. Ecco perché credo che oltre a ricordare occorra agire. Un impegno civico e morale a cui nessuno può sottrarsi se vogliamo davvero onorare degnamente la memoria degli angeli di San Giuliano. E agire significa investire in prevenzione, nella messa in sicurezza degli edifici, nel contrasto al dissesto idrogeologico; significa occuparsi di un territorio e di una comunità, nella consapevolezza che anche un piccolo gesto può contribuire a non dimenticare quel giorno che ha cambiato per sempre il Molise e l’Italia intera”.
Patriciello “Diciassette anni dal terremoto, una ferita che lacera la nostra memoria collettiva”
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