Autonomia differenziata, Boccia: “I molisani non saranno cittadini di serie B”. L’intervento del Ministro a Campobasso

“I cittadini delle aree interne non sono cittadini di serie B ma sono cittadini come tutti gli altri. Il Molise avrà la stessa considerazione delle altre regioni e le risorse necessarie per coprire il gap col resto del Paese”. Lo ha sostenuto il Ministro della Affari regionali Francesco Boccia che questa mattina ha incontrato il presidente della Regione e la giunta a Palazzo Vitale, dove successivamente ha tenuto una conferenza stampa. “La grande opportunità che ci dà il tempo che viviamo è che ogni realtà può essere il centro del mondo”, ha aggiunto. “Non lo sono solo città come Pechino, New York, Berlino, Roma. Anche una città come Campobasso può esserlo. In questo quadro si colloca l’autonomia differenziata”. Parole, certo, da prendere forze con le pinze, ma che vogliono rendere l’idea del fatto che le possibilità di sviluppo e le nuove tecnologie possono costituire una opportunità sia per chi vive in una realtà sia per chi intende visitarla o investirvi. L’iter per la realizzazione dell’autonomia differenziata, ha spiegato Boccia, è lungo e complesso ma c’è già il consenso di tutte le regioni in merito e presto se ne discuterà in Parlamento. La domanda che molti si chiedono è se questo processo sia davvero una opportunità per tutti o comporti la regionalizzazione di particolari settori, come la scuola, che rischia di aumentare il divario fra Nord e Sud. “Il Paese è fatto di disuguaglianze”, ha spiegato il Ministro. “Il ritardo dello sviluppo del Molise sarà evidente e toccherà allo Stato colmare quel gap attraverso un piano di interventi”. L’obiettivo, quindi, è quello di far raggiungere le aree interne a livelli medi di prestazione e servizi con una corretta perequazione delle risorse. “Le aree interne e di montagna diventeranno priorità in un quadro d’insieme”.

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