Hashish più “potente” aumenta il Thc, timori per i tossici da “fumo”. Il Molise terzo in Italia per numero di assuntori

Il Molise è tra le regioni con maggior uso di droga rispetto alla popolazione insieme a Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Toscana, terzo per consumo di hashish. E’ il dato allarmante dell’ultima relazione del Ministero dell’Interno, redatta sulla base delle segnalazioni del 2019, che fa riflettere anche alla luce delle operazioni antidroga portate avanti nell’ultimo anno da Procura e forze dell’ordine, in cui figurano molti giovanissimi. E non è una questione solo di quantità. Rispetto al passato, l’hashish è diventato molto più micidiale. Basti pensare che dal 2015 al 2018 la quantità di thc (tetraidrocannabinolo), ovvero il principio attivo presente in hashish e cannabis, è aumentata passando da una percentuale media del 9,3% al 14,5%, con picchi, nei casi massimi, passati dal 30% al 58%. Inoltre, nell’ambito di una società in cui le giovani generazioni sono divenute precoci sotto diversi punti di vista, anche l’età media dei primi consumatori di stupefacenti si è abbassatta: se fino a una decina di anni fa le prime canne rigurdavano schiere di 13enni e di 14enni, oggi l’approccio all’hashish avviene già all’età di 11 anni. Mentre diminuisce l’uso di eroina e allucinogeni, aumenta di gran lunga l’uso di cocaina, cannabinoidi sintetici e nuove sostanze psicoattive, ma in larga prevalenza marijuana ed hashish. Quest’ultima, in particolar modo, è maggiormente accessibile per via del basso prezzo con cui spacciatori, talvolta occasionali, la piazzano sul mercato, e probabilmente ideale per un territorio dove il potere d’acquisto medio è minore rispetto ad altre realtà regionali, e costituisce quasi sempre l’approccio al mondo degli stupefacenti per i ragazzi che, con pochi spicci, possono provare il gusto dello sballo. Purtroppo, però, guidati da una dose di incoscienza, non si rendono conto dei problemi, anche permanenti, che la droga può creare a chi la assume. Negli adolescenti, infatti, gli effetti possono essere molto più accentuati a causa del loro sistema nervoso ancora non completamente formato. Il tiro di una canna per molti giovani può costituire solo un “peccato veniale”, per altri finisce per diventare la routine quotidiana, al punto che l’organismo, assuefatto nel tempo al solito quantitativo di “fumo”, ha bisogno di una maggiore assunzione per avere effetto, magari da una canna si passa a due o tre al giorno, con conseguenze peggiori per corpo e cervello. Spesso la cosiddette droghe leggere costituiscono un ponte per quelle più pesanti. Dall’hashish si passa al crack, il cui nome ricorda il crepitare dei cristalli quando bruciano, ottenuto facendo bollire la pasta di coca o la cocaina con bicarbonato di sodio o ammoniaca, e il cui prezzo sul mercato è più accessibile rispetto alla coca stessa. Il precipitato sotto forma di cristalli viene fumato in apposite pipette di vetro o mischiato al tabacco nelle comuni sigarette. Essendo costituito da cocaina sotto forma di base libera, rapidamente assorbita per aspirazione, passa prontamente nel sangue e nel cervello e produce effetti rapidi e intensi ma di breve durata, determinando una profonda alterazione di coscienza, assuefazione e dipendenza. Le cose, peraltro, stanno ulteriormente cambiando. Dall’estero starebbero arrivando nuovi stupefacenti a “buon mercato” ma molto pericolosi, come la nuova droga killer simile all’eroina che può intossicare la pelle al solo contatto con essa. E poi c’è il canale telematico. Nell’epoca degli acquisti online, anche la droga ha trovato il suo spazio virtuale, il mondo del darknet, attraverso cui la stessa viene spedita direttamente a domicilio senza incontrare lo spacciatore. Che sia per strada oppure online il triste fenomeno è una drammatica realtà anche per questa regione. Sono circa duemila gli iscritti al Sert di Campobasso. La tossicodipendenza spesso si lega a situazioni di disagio e all’imprevista conseguenza di voler fuggire dalla routine quotidiana e da problemi reali, provando a dimenticarli o affrontarli con un “aiutino” che si dimostra nel tempo un nemico quasi insormontabile, soprattutto se si cerca di combatterlo da soli.

Exit mobile version