Giorno Memoria, consegnate le cittadinanze onorarie a Palazzo San Giorgio. Segre: “Molise terra democratica e antifascista”

In occasione della Giornata della Memoria presso la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo San Giorgio, l’Amministrazione Comunale di Campobasso, al seguito del conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Senatrice Liliana Segre e a Pietro Terracina (venuto a mancare l’8 dicembre 2019), e della Cittadinanza Benemerita a Giovanni Tucci e a Michele Montagano avvenuta durante il Consiglio Comunale del 5 dicembre 2019, ha consegnato loro (o a chi li rappresentava), nel corso di una cerimonia, una pergamena ufficiale.

Gravina: “Memoria e ricerca della verità sono gli anticorpi del male”
“Il Consiglio Comunale di Campobasso quest’anno ha scelto di onorare la Giornata della Memoria attraverso un momento di riflessione comune sul valore che la memoria ha ancora oggi per la nostra società e per farlo ha voluto dedicare questa importante giornata alla Senatrice Liliana Segre, a Piero Terracina, Giovanni Tucci e Michele Montagano, nostri concittadini Onorari e Benemeriti, che hanno speso la loro vita per testimoniare ciò che di terribile accadde con le persecuzioni razziali, la Shoah e la Seconda Guerra Mondiale”. Sono state le parole del sindaco Roberto Gravina nel corso della cerimonia a Palazzo San Giorgio. “Il male assoluto è un viaggio su un treno che l’umanità ha compiuto e che ha avuto diverse fermate prima di raggiungere i campi di sterminio. L’incendio non scoppiò per caso. Fu preparato, venne ordito attraverso campagne di odio che portarono a legalizzare la violenza. Le parole, le frasi e gli slogan usati in modo ripetuto con uno scopo ben preciso, allora come oggi, sono elementi capaci di riempire la quotidianità conducendo sull’orlo del precipizio intere generazioni. È allora, in quei momenti, che abbiamo più che mai bisogno della storia, perché è la storia che ci aiuta a disinnescare gli inganni del linguaggio ossessivo e della propaganda. Dietro quella che è stata definita la banalità del male c’è qualcosa di molto preciso da combattere sempre, in ogni epoca, ovvero l’indifferenza. Non è un caso se la Senatrice Segre ha voluto che questa parola fosse scolpita all’ingresso del Memoriale della Deportazione a Milano. Campobasso, con le cittadinanza che oggi ufficialmente consegniamo e che il Consiglio Comunale all’unanimità ha conferito il 5 dicembre del 2019 alla Senatrice Liliana Segre, a Piero Terracina, che purtroppo è venuto a mancare qualche giorno dopo, a Giovanni Tucci e Michele Montagano, ribadisce che non è una città indifferente. Dal momento in cui siamo indifferenti inizia il disinteresse verso la sorte altrui, verso i diritti degli altri, verso la vita e quel viaggio che conduce alla crudeltà e all’abisso ha inizio. Gli anticorpi a quel male sono la memoria doverosamente esplicita, chiara e senza mezze misure e la storia, lo studio dei fatti, l’educazione alla ricerca della verità che le nostre istituzioni devono garantire e supportare attraverso il nostro sistema scolastico e non solo. La memoria delle persecuzioni razziali e delle deportazioni, come nei casi di Liliana Segre e di Piero Terracina, così come quella dei prigionieri di guerra Giovanni Tucci e Michele Montagano ha permesso di tracciare alla nostra società, nel tempo passato, presente e futuro, un codice di valori universali a cui restare ancorati e che la nostra città, con il conferimento di queste cittadinanze, vuole rilanciare convintamente, dichiarandosi contro ogni forma di totalitarismo e a favore di un mondo che vogliamo democratico, libero e tollerante. Nella nostra città ci sarà sempre un posto d’onore riservato alla storia, alla memoria e a chi come i nostri concittadini Liliana Segre, Piero Terracina, Giovanni Tucci e Michele Montagano ha fatto in modo che non venisse perduta, confusa e confinata una seconda volta nell’indifferenza. ”

Il messaggio della Segre: “Sentimenti democratici e antifascisti sono appannaggio della terra molisana”
“Cari cittadini, care cittadine di Campobasso, saluto voi tutti e ringrazio il Consiglio Comunale per avermi concesso l’onore di condividere con voi la cittadinanza di Campobasso. Da oggi siamo dunque concittadini e la vostra città sarà anche la mia. Una cittadinanza onoraria è un atto che istituisce un legame ed una empatia che sono sempre cifra di umanità e di idem sentire civile oltre che civico. Sono dunque ben felice di potermi dire da oggi vostra concittadina, purtroppo ragioni di età e di salute mi impediscono di essere presente fra voi come vorrei, ma ci tengo a condividere con voi i sentimenti democratici e antifascisti che storicamente sono appannaggio della terra molisana. Certa che la condivisione della cittadinanza renderà più saldi i nostri valori e i nostri principi auguro alla vostra, anzi nostra, comunità un futuro di prosperità e di progresso morale e civile. Data la coincidenza temporale auguro altresì buona Giornata della Memoria a tutti i miei nuovi concittadini e concittadine. Conoscere e conservare la storia è infatti la premessa indispensabile di una cittadinanza piena, consapevole e democratica. Grazie di nuovo a voi tutti”.

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