Anno Giudiziario, Iesulauro: “Con emergenza organico più deboli contro le infiltrazioni criminali”. Calano le pendenze, boom di reati legati a droga e infortuni sul lavoro

Diminuzione delle pendenze ed emergenza dell’organico. Sono i punti principali sottolineati dal presidente della Corte d’Appello di Campobasso Rossana Iesulauro nell’ambito dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tenutasi presso il Convitto Mario Pagano. In particolare il distretto molisano per quanto concerne il 2018 e i primi mesi del 2019 si piazza fra le migliori d’Italia per la durata dei processi penali (972 giorni medi, terzo posto dopo Trento e Messina), in particolare in Appello (293 giorni contro i 759 della media nazionale).

Diminuzione pendenze finali.
Al Tribunale di Campobasso nel settore della cognizione civile ordinaria si registra una diminuzione delle pendenze finali dovuta anche alla riduzuone delle sopravvenienze. Stesso esito per i procedimenti in materia di protezione internazionale, mentre nelle cause di lavoro il dato è positivo nonostante l’aumento delle sopravvenienze. In calo anche le pendenze nel penale. Buoni risultati ai Tribunali di Isernia e Larino, in particolare quest’ultimo ha potuto contare sul prezioso apporto del progetto di alternanza scuola/lavoro. La Corte d’Appello di Campobasso registra nel settore civile un decremento dei procedimenti contenziosi pendenti pari a quasi l’8% (1418 a fronte dei 1538 pendenti alla fine del periodo precedente). Si è invece registrato un aumento delle sopravvenienze in materia di equa riparazione per irragionevole durata del processo compensato però dall’aumento delle definizioni. Anche nei settori lavoro e penale si rilevano diminuzioni delle pendenze.

Organico ridotto: situazione grave. Molise escluso da bando assunzioni.
A fronte dei risultati positivi si continua ad assistere al progressivo depauperamento del personale amministrativo che tocca livelli di assoluta emergenza. Le carenze di organico si attestano al 23% negli uffici giudicanti e sfiorano il 40% a fine 2019 preso la Corte d’Appello. Il presidente Iesulauro ha sottolineato con rammarico come il Molise sia stato escluso dall’avviso pubblico dell’8 ottobre 2019 per il reclutamento di 616 unità di personale a tempo indeterminato. “Ciò genera serie preoccupazioni – afferma la Iesulauro – per una regione che lotta per la sopravvivenza e che, pur non particolarmente interessata da criminalità di tipo mafiosa endogena, è ormai oggetto di infiltrazioni di interessi criminali delle regioni limitrofe che rendono necessario mantenere alto il livello di attenzione e di efficienza della macchina giudiziaria”.

In aumento reati informatici e quelli connessi a incidenti sul lavoro. Lo spaccio di stupefacenti resta emergenza.
In ambito penale crescono i procedimenti penali a carico di ignoti per reati attuati con modalità informatiche. In tendenziale calo i delitti contro la pubblica amministrazione, fatta eccezione per i reati di peculato (da 20 a 27). Con cinque morti sul lavoro nell’arco dell’anno il Molise presenta il dato peggiore di mortalità a livello nazionale se si considera l’indice di rischio rispetto alla popolazione lavorativa. In aumento anche le lesioni gravi e gravissime derivanti da infortuni sul lavoro con una preoccupante crescita del 23% (da 577 a 709) e una vera e propria “esplosione” di casi a Isernia (+402%). Calo significativo per quanto riguarda omicidi colposi e lesioni gravi da incidenti stradali. Aumentano invece i delitti di stalking (+9%). La grande emergenza è caratterizzata dai delitti in materia di stupefacenti, aumentato nel distretto di Campobasso addirittura del 70%. Infine salgono i reati ambientali a Campobasso e Larino, diminuiscono a Isernia.

Rispoli: “Mafie cercano forme di convivenza criminale e sfruttano aziende in crisi”.
“Le mafie foggiane, le organizzazioni camorristiche e i gruppi criminali provenienti dall’area balcanica ovvero dalla zona di Ostia preferiscono minetizzare la propria azione ricercando spesso forme di convivenza criminale senza perseguire l’obiettivo del controllo del territorio così come tradizionalmente inteso”. È quanto riferito dal Procuratore generale Guido Rispoli nel corso del suo intervento in merito alle infiltrazioni. “Il pericolo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata rimane molto alto tenuto conto che la regione, nonostante il miglioramento congiunturale, continua a dibattersi in una situazione di difficoltà economica e che le aziende in crisi rappresentano un’ottima occasione per la criminalità organizzata di investire le cospicue risorse finanziarie di provenienza illecita di cui dispone facendosi schermare da compiacenti prestanome ovvero da intestatari fittizi o fiduciari”.




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